Cipro, accordo raggiunto: salvi i depositi sotto i 100mila euro

Le banche dell'isola saranno ristrutturate: sarà di circa il 30% il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro esistenti nella Bank of Cyprus

Cipro, accordo raggiunto: salvi i depositi sotto i 100mila euro

Ci sono volute dodici ore, poi l'accordo finalmente è arrivato. Cipro può tirare un sospiro di sollievo, e con lei tutta l'Europa. Fondo monetario internazionale ed Eurogruppo presteranno 10 miliardi (quota Fmi probabilmente attorno a 1 miliardo). Nicosia ridurrà drasticamente il suo settore bancario per raggiungere la media europea nel 2018. Le misure adottate riguarderanno soltanto le due banche più problematiche, Laiki e Bank of Cyprus. Gli asset buoni di Laiki confluiranno nella Bank of Cyprus. I detentori di azioni, obbligazioni e depositi sotto i 100.000 euro saranno garantiti, gli altri subiranno perdite: sarà di circa il 30%, punto più punto meno, il prelievo sui depositi di oltre 100.000 euro nella Bank of Cyprus. L'ha annunciato il portavoce del governo cipriota, Christos Stilianides, parlando alla radio statale.

Il settore bancario cipriota sarà dunque ristrutturato in modo forte: azionisti, detentori di obbligazioni e depositanti non assicurati con oltre 100 mila euro della Laiki Bank lasceranno sul tavolo 4,2 miliardi. Previste anche forti restrizioni ai movimenti di capitale per evitare la grande fuga dall’isola, in particolare di russi e britannici. I depositi sotto centomila euro saranno preservati. Laiki Bank, la seconda dell'isola, sarà divisa in due entità: una "bad bank" che a termine sarà liquidata, una "good bank" i cui depositi garantiti saranno trasferiti nella Bank of Cyprus (la prima banca del paese). La Bank of Cyprus assumerà anche i debiti di Laiki Bank verso la Bce, in tutto 9 miliardi. I depositanti non assicurati della Bank of Cyprus dovrebbero subire delle perdite, per ora non quantificabili.

Tutti i depositanti assicurati (cioè con conti inferiori a 100 mila euro) "saranno pienamente protetti sulla base della legislazione europea", è scritto nell’accordo. Ciò dovrebbe chiudere definitivamente la questione della tassa su tali conti. In ogni caso i depositi non assicurati della Bank of Cyprus resteranno congelati fino a quando l’istituto non sarà ricapitalizzato. Rispetto al puro e semplice prelievo proposto dieci giorni fa (e sdoganato sia dall’eurogruppo che dal Fmi) la novità è costituita dal collegamento stretto tra il contributo dei correntisti con oltre 100 mila euro e l’operazione di liquidazione/ristrutturazione che ridimensionerà notevolmente il sistema bancario cipriota portandolo alla media ue entro il 2018.

Il ministro cipriota delle Finanze Michalis Sarris non ha fornito alcuna data per la riapertura delle banche, che doveva avere luogo martedì, dopo 10 giorni di chiusura: la decisione dovrebbe essere presa "al più presto", si è limitato a dire. "Dobbiamo trovare un equilibrio tra prudenza e stabilità", ha spiegato Sarris durante una conferenza stampa a Bruxelles al termine della riunione dell’Eurogruppo che ha dato il via libera al piano di salvataggio del paese. "Non posso dire quando sarà fatto, ma dovrebbe essere fatto appena possibile", ha affermato da parte sua il leader dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. L’Eurogruppo ha approvato nella notte il piano di salvataggio per Cipro. "L’accordo mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro", ha spiegato Jeroen Dijsselbloem, aggiungendo che "l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro". Il presidente cipriota Nicos Anastasiades si è detto "soddisfatto" dell’esito dei negoziati.

Il numero uno del Fmi, Christine Lagarde ha definito l’accordo per il salvataggio di

Cipro un "piano credibile e complessivo" per risolvere il problema principale del sistema bancario. "L’intesa - aggiunge - fornisce la base per ridare fiducia al sistema bancario, che è la chiave per appoggiare la crescita".

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