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Adesso c'è la data di scadenza. Il cashback ormai al capolinea?

Il piano del sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon: "Stop cashback a luglio per aumentare i sostegni"

Adesso c'è la data di scadenza. Il cashback ormai al capolinea?

Forse è la volta buona. Dopo mesi di attesa, questa settimana il decreto sostegni andrà "in Consiglio dei ministri e saranno impegnati tutti i 32 miliardi dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento oltre a qualche piccolo residuo dei precedenti ristori". Parola di Claudio Durigon, il nuovo sottosegretario all'Economia. In una intervista al Messaggero, l’esponente leghista ha spiegato come saranno ripartiti i 32 miliardi. "Per gli indennizzi alle imprese saranno utilizzati circa 12 miliardi, il valore in assoluto più alto rispetto ai quattro decreti ristori varati in precedenza. Si alimenterà con molte risorse il piano vaccini, si finanzierà la cassa integrazione e finalmente si cancelleranno 65 milioni di cartelle".

Durigon sa che bisogna accelerare. Gli effetti negativi della crisi economica provocata dalla pandemia stanno creando enormi problemi agli italiani. Ormai sempre più persone faticano arrivare a fine mese. In questi difficili 12 mesi segnati dal Covid imprese e partite Iva hanno subito gravi perdite. Il sottosegretario all’Economia si è soffermato anche sul meccanismo con il quale verranno distribuiti i 12 miliardi di ristori annunciando che"finalmente" saranno eliminati i codici Ateco "che tanti problemi hanno creato nei precedenti decreti". Poi verranno indennizzate quelle aziende "con fatturato fino a 10 milioni, che hanno avuto un calo di ricavi del 33% nel 2020 rispetto al 2019. L'indennizzo verrà calcolato sulla media mensile della perdita e sarà erogato una tantum". Sono all'incirca 3 milioni, tra aziende e professionisti, i soggetti che avranno diritto a tale risarcimento. Una media di 4mila euro a testa. Durigon si è detto consapevole che tale cifra non sarà esaustiva "anche in virtù delle nuove chiusure, e considerando che le perdite subite ammontano a 400 miliardi", ma ha promesso che si sta già prevedendo "un'ulteriore scostamento di bilancio da varare nei prossimi mesi" che potrebbe aggirarsi tra i "20 e 30 miliardi". Con tale denaro, ha aggiunto Durigon, verranno messi in campo "nuovi sostegni e misure di rilancio dell'economia".

Qualcuno ha proposto di fermare il cashback, il rimborso di Stato, in modo da utilizzare i 4,7 miliardi in altro modo. Durigon pare essere dello stesso avviso tanto che ha reso pubblica la sua proposta: terminare la misura a luglio. "Potremmo risparmiare 2,5-3 miliardi di euro- ha sottolineato- che potremmo lasciare al Parlamento per rafforzare le risposte alle categorie in crisi nel decreto sostegni".

La pandemia sta creando problemi anche nel settore dell’istruzione. Da oggi bambini e ragazzi sono in Dad, ma stavolta il bonus baby sitter è stato limitato negli importi e nei beneficiari. Il sottosegretario ha provato a rassicurare le famiglie evidenziando che la misura "doveva essere inserita in simultanea con il decreto delle chiusure, per permettere flessibilità alle lavoratrici ed ai lavoratori. Anche qui sia in Parlamento che nel decreto sostegni si possono individuare ulteriori soluzioni".

Altro tema delicato è quello della campagna di vaccinazione. L'intenzione è quella di arrivare a 500mila vaccinati al giorno. Per fare ciò, oltre all’arrivo di farmaci, serve anche un enorme sforzo in termini economici. "Il piano vaccini composto da acquisto, logistica, somministrazione e soprattutto per il nuovo polo produttivo su cui sta lavorando il ministro Giorgetti ha bisogno di risorse rilevanti. A mio avviso non saremo lontani da 5 miliardi", ha spiegato ancora Durigon.

Quest’ultimo ha anche annunciato che le cartelle esattoriali saranno congelate fino al 30 aprile, "termine dello Stato di emergenza". E ad essere fermate, allo stesso tempo, saranno anche "le notifiche". Non solo. Perché Durigon ha promesso che lo stralcio dei vecchi ruoli dal 2000 al 2015 è confermato tanto che "sarà nel decreto" e ha aggiunto che saranno cancellate le cartelle "sicuramente fino a 5 mila euro" ma "il Parlamento potrà decidere se aumentare la soglia a 10mila euro". Una boccata di ossigeno per chi oggi è in difficoltà.

Vi è poi la questione Recovery Fund. Francesco Silvestri, relatore sul ddl per i poteri speciali per Roma, dice che la Capitale rischia di perdere i fondi europei. Una eventualità non smentita da Durigon. Ma lo stesso sottosegretario ha garantito che la Lega"si è già messa al lavoro e ha trovato la soluzione per evitare che questa ipotesi si concretizzi". "Abbiamo presentato, sia alla Camera che al Senato un disegno di legge ordinamentale che quindi, con tempi molto brevi di approvazione e a Costituzione invariata, permetterà a Roma di vedersi riconoscere poteri e funzioni che la Costituzione già prevede e che finalmente equiparerà Roma alle altre capitali mondiali", ha inoltre spiegato Durigon.

Per l’esponente leghista si tratta di una proposta "di buon senso che restituisce alla città il grado che le compete e che, tradotto in termini reali, le permetterà di ottenere finanziamenti, funzioni e competenze che le restituiranno un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale". Ma questo sarà possibile farlo "istituendo l'ente locale Roma". Il lavoro del governo procede a ritmo spedito.

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