Si continua a parlare di cashback, provvedimento tanto caro all'oramai ex premier Giuseppe Conte. Se da una parte la compagine grillina continua a difendere strenuamente la misura, dall'altra sono molti i partiti a metterla in discussione, tanto che si vengono a profilare ora all'orizzonte dei cambiamenti, almeno per quanto riguarda il sistema di calcolo.
Il cashback ha molti "nemici". Non solo la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, attualmente all'opposizione, è arrivata a scrivere al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere di abolire il provvedimento, ma anche da Forza Italia sta premendo per fare un "tagliando". L'idea comune, fatta eccezione per i parlamentari appartenenti al Movimento 5Stelle, è quella di impiegare il denaro in altra maniera.
Ma cosa potrebbe accadere al cashback? Stando a quanto riferito da La Stampa, il governo starebbe puntando ad una modifica, da attuare almeno temporaneamente. Lo stesso Matteo Renzi, intervenuto sulla questione, ha parlato della necessità di "ripensare al piano cashless".
Assai probabile dunque, visto e considerato l'astio nei confronti della manovra da parte della maggioranza di forze politiche che sostengono Draghi, un cambio di rotta. In particolare si parla di un possibile cambiamento per quanto riguarda il sistema di calcolo delle operazioni digitali effettuate per arrivare all'ambito premio da 1.500 euro, previsto ogni 6 mesi. Secondo le regole del cashback, infatti, le prime 100mila persone che riescono ad eseguire più acquisti seguendo il piano cashless hanno diritto al super bonus. Un fatto, questo, che ha portato molti cittadini a compiere diverse irregolarità, denunciate soprattutto dai titolari di pompe di benzina. Decisi a compiere più microtransazioni possibili, i cosiddetti furbetti del cashback hanno letteralmente preso d'assalto i distributori di carburante, compiendo più volte al giorno piccoli rifornimenti. Tutto per scalare più rapidamente la classifica ed arrivare al premio di 1.500 euro. Ecco perché i tecnici di PagoPa (sistema dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni) si sono messi a lavoro per cercare un algoritmo in grado di individuare eventuali movimenti sospetti.
La compagine grillina, in ogni caso, difenderà il cashback con le unghie e con i denti. L'altro giorno il senatore pentastellato Gianmauro Dell'Olio è stato molto chiaro, spiegando che coloro i quali ritengono la misura uno spreco di denaro stanno in realtà commettendo uno sbaglio. "Il cashback è un successo, a dimostrarlo sono i numeri sull'andamento del programma e sarebbe poco opportuno cancellarlo", ha affermato Dell'Olio, come riportato da AdnKronos. "Non sottrae soldi a famiglie e imprese, ma anzi li fa risparmiare contrastando l'evasione fiscale, il lavoro nero e i costi indiretti legati alla circolazione del contante.
Quindi è anche e soprattutto un modo per far pagare meno tasse a tutti, per favorire i pagamenti sicuri. Insomma, il cashback introdotto dal governo Conte II porta l'Italia in un futuro più giusto dal punto di vista sociale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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