Davide Canavesio e Marco Giovannini si sono spontaneamente dimessi dal consiglio amministrazione della Fondazione Crt, mentre Caterina Bima, notaio e moglie dell'ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, ha lascia la vicepresidenza delle Ogr, le Officine grandi riparazioni diventate un centro culturale a Torino. «Hanno mostrato un grande senso di responsabilità in un momento molto delicato per la vita della Fondazione», ha chiosato la presidente della fondazione piemontese, Anna Maria Poggi in quanto «non erano tenuti a farlo».
In realtà, la situazione è un po' diversa da come viene presentata. In primo luogo, nella lettera inviata dal Tesoro all'ente si specifica che entro il 22 agosto sono necessarie modifiche allo statuto, alla governance, alle procedure di nomina nelle controllate e di conferimento delle consulenze, pena il commissariamento. In seconda istanza, Canavesio è presidente e ad delle Ogr, mentre Bima ha da poco lasciato anche la vicepresidenza di Ream Sgr. Entrambi hanno partecipato al voto contro l'ex segretario Andrea Varese che ha indotto l'ex presidente Fabrizio Palenzona al passo indietro nello scorso aprile. Una vicenda, quella del «patto occulto» finalizzato alla gestione di incarichi ed erogazioni su cui sta indagando la Procura di Torino. Agli atti dell'inchiesta è finita proprio una riunione segreta, svoltasi il 19 aprile e scoperta casualmente da Giovannini, tra i consiglieri Bima, Canavesio e Di Mascio e Garbarino, Gaidano, Rosboch, Mazzola e Franco del consiglio di indirizzo.
Ecco perché il Mef ha inviato rigorose prescrizioni e tutte le recenti mosse della presidente Poggi sono finalizzate a evitare l'intervento di Roma. Si spiega così il recente passo indietro di Bima dalla vicepresidenza di Ream Sgr e così pure quello dalle Ogr nelle quali, occorre ricordarlo, Unicredit (banca conferitaria di Fondazione Crt) detiene una quota del 10% creando anche un problema di inosservanza delle normative in materia di Fondazioni.
Oggi è convocato il consiglio di indirizzo per fornire un aggiornamento sul lavoro di riforma
della governance. «Risponderemo a tutto quello che ci hanno chiesto, il personale ha rinunciato alle ferie, facciamo riunioni su riunioni. Il 22 agosto saremo pronti», ha assicurato ieri la presidente della Fondazione, Poggi.
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