Cucinelli usa la leva dell'IA per spingere l'e-commerce

Il re del cashmere lancia un portale. Milleri (Essilux): "Ottime le vendite degli occhiali realizzati con Meta"

Cucinelli usa la leva dell'IA per spingere l'e-commerce
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L'intelligenza artificiale non deve fare paura, soprattutto se alla tecnologia si aggiunge una buona dose di creatività umana. Brunello Cucinelli partendo da questa premessa, e confessando candidamente di non utilizzare ChatGpt, ha deciso negli ultimi anni di impiegare risorse in un nuovo progetto che vede proprio l'AI al centro. Il primo risultato è il nuovo sito BrunelloCucinelli.ai, basato sulla piattaforma Solomei AI, che punta a usare l'AI per innovare il modo in cui i siti web vengono progettati e realizzati. «Questo sito ci darà mille possibilità e un grande vantaggio quando avremo la versione per l'ecommerce - ha spiegato il fondatore e presidente dell'omonima azienda del lusso - . Oggi abbiamo presentato l'opera d'ingegno e stiamo lavorando alla versione per l'ecommerce, in quanto per noi è estremamente importante come presenti il prodotto, e quindi ci aiuterà molto».

Il nuovo sito, già operativo, rimarrà separato da quello sito istituzionale ed è visto dallo stilista umbro come «un abito su misura per le persone che vogliono conoscerci meglio, in particolare capire la nostra filosofia». Il sito basato sull'AI abbandona il concetto di pagina e di menù.

Cucinelli non si è sbilanciato sull'entità degli investimenti fatti per questo nuovo progetto, indicando comunque come sono state cinque le persone che ci hanno lavorato a tempo pieno per quasi tre anni, giovani ricercatori provenienti dal mondo della matematica, dell'ingegneria, dell'arte e della filosofia.

Nella cornice del Piccolo Teatro Strehler a parlare di intelligenza artificiale insieme a Cucinelli c'era anche l'amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, che vede questa tecnologia destinata a rivoluzionare l'umanità nel giro di pochi anni. Il top manager ha fatto riferimento ai solidi riscontri per gli smart glasses Ray-Ban, realizzati in collaborazione con Meta e collegati all'AI. «Nei primi mesi dal lancio hanno venduto oltreoceano più della somma di quanto fatto in due anni la generazione precedente - rivela Milleri - che è stata importante visto che ha aperto a una categoria di occhiali che non esisteva. Oggi ne traiamo benefici».

Milleri ammette che avere Meta come partner è fondamentale per un'azienda come EssilorLuxottica, il cui futuro sarà molto legato alla tecnologia. «Ma un ruolo essenziale lo svolgono i brand, fungendo da intermediario culturale per portare la tecnologia alle persone».

Gli stessi occhiali - che sono integrati con un assistente

vocale e consentono di scattare foto, registrare conversazioni e ricevere informazioni su oggetti inquadrati - non sono ancora disponibili in Europa in quanto manca il via libera delle autorità «che speriamo arrivi a breve».

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