Delude l'effetto incentivi, auto ancora giù

La caduta frena, ma è il 13°mese negativo (-0,8%). Elettriche in sofferenza

Delude l'effetto incentivi, auto ancora giù

In Italia le immatricolazioni di auto sono al tredicesimo mese con il segno meno: 109.580 rispetto a 110.514 di un anno fa, quindi -0,8% a luglio e -20,3% (793.856) da gennaio. In tutto, rispetto al periodo pre Covid-19, sono andate perse più di 440mila vendite. È vero che, se si guarda ai mesi precedenti, il -0,8% di luglio rappresenta una frenata alla caduta, ma quello che più si evidenzia è come l'effetto incentivi resti debole in quelle fasce (elettrico e ibrido con la spina) su cui, nel governo uscente e in vari ambienti politici, in tanti contavano. A conti fatti, come spiega in una nota Unrae, alla fine dell'anno resteranno inutilizzati almeno 300 milioni. Quasi subiti esauriti, invece, i fondi per l'acquisto di vetture (61-135 g/km di CO2) con motori tradizionali. «Il grosso delle vendite - avverte Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia - è sempre stato fatto da vetture di prezzo accessibile e con buoni contenuti di prodotto e immagine. Il problema è che stiamo in una fase temporanea nella quale di questi prodotti se ne trovano ben pochi. La transizione imposta dai decisori europei è la scusa perfetta affinché le Case auto realizzino un'eccellente politica del margine, a discapito dei volumi, del rinnovo del circolante e delle migliaia di persone che perderanno il lavoro».

Sul lato delle alimentazioni, il mese scorso -29,9% (3,3% di quota) le auto elettriche, penalizzate dal fatto che aziende e noleggi non possono usufruire degli incentivi; -23,4% le ibride con la spina; +13,7% le vetture ibride (quota su base annua del 32,5%); -10,1% le Diesel; +8.9% le benzina. Quota mensile del 7,9% per il Gpl e dello 0,6% per il metano.

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto (concessionari) sollecita «la rimodulazione dei bonus, per il 2021, tra i veicoli fino a 135 grammi/km di CO2 emessa visto che quelli destinati alle fasce 0-20 e 21-60 sono di molto superiori alle reali necessità».

Tra i gruppi, a luglio, -3,2% per Stellantis (bene Alfa Romeo +53,6%, Citroën +49,7%, Ds +8,8%, Opel +11,2% e Maserati +94,3%) con una quota del 35,3%.

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