Dichiarazioni, conti correnti e case: il Fisco "accende" il super algoritmo

Si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Col super algoritmo il governo mira a scovare i potenziali evasori. Ecco come funziona

Dichiarazioni, conti correnti e case: il Fisco "accende" il super algoritmo

Alla lotta all'evasione si aggiunge anche l'intelligenza artificiale fra le armi del Fisco. Col software anti-evasori Vera (Verifica dei rapporti finanziari), il governo punta a ottenere delle liste molto selettive che saranno impiegate nell'attività di controllo di Agenzia delle entrate.

L'algoritmo antievasione, rassicurano però i vertici, renderà anonimi i dati dai quali potrà attingere il Fisco. Dati sentisibili, come quelli relativi ai conti corrente.

Secondo quanto stabilito dal decreto che porta la firma del ministro dell'Economia Daniele Franco, l'Agenzia potrà usufruire di tutte quelle informazioni riportate all'interno delle dichiarazioni fiscali (patrimonio immobiliare e mobiliare), dei dati contabili e finanziari, e di tutti quei passaggi relativi a versamenti e compensazioni. In questo modo, l'esecutivo mira a scovare il maggior numero di potenziali evasori o di evasori conclamati.

Per chi nutre dei dubbi sul nuovo algoritmo, viene assicurato che questo dispone di un elevato livello di precisione. Le preoccupazioni, tuttavia, restano. C'è chi teme che a finire nell'occhio del sistema siano anche contribuenti in regola tirati in ballo per errore. Ecco perché, come affermato sia da Agenzia delle Entrate che dagli uomini delle Fiamme gialle, verrà sempre garantito l'intervento umano. Non solo. Dal momento che si parla di dati in alcuni casi molto sensibili, il personale addetto al controllo sarà autorizzato, e gli accessi dovranno essere tracciati. I dataset raccolti avranno poi un periodo di conservazione limitato e potranno essere visionati dagli stessi contribuenti. Si parla, nello specifico, di conservazione dei dati fino "al secondo anno successivo a quello in cui matura la decadenza della potestà impositiva", riporta il Sole 24 Ore, o comunque non oltre la chiusura di possibili contestazioni.

Per quanto concerne l'accesso ai dati da parte dei contribuenti, sono tre le ipotesi per poter consultare i dataset: dopo aver ricevuto la lettera di compliance, dalla consegna del processo verbale di constatazione, della notifica dell'atto istruttorio o dell'atto impositivo, oppure dal giorno che segue quello in cui viene maturata la decadenza

della possibilità di accertamento nei confronti dei contribuenti che non hanno ricevuto sollecitazioni da Agenzia delle entrate né un atto di verifica.

Adesso si attende la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

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