Tutto è partito nel settembre 2015 con lo scandalo Volkswagen. Ma ora nella vicenda dieselgate si apre un nuovo capitolo. Fca, nell'inchiesta francese che riguarda le emissioni dei suoi veicoli diesel, rischierebbe una multa di più di 9 miliardi. Lo rivela il quotidiano d'oltralpe Le Monde, citando i documenti della Dgccrf (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraudes).
In questo nuovo capitolo amaro è coinvolto anche il gruppo transalpino Psa (Peugeot Citroen) il quale rischia una multa di 5 miliardi. Fca è indagata di "truffa aggravata" ed "è sospettata di aver manipolato i motori di alcuni dei suoi modelli diesel per superare i controlli di emissioni Nox". L'inchiesta della Dgccrf, inoltre, imputa a Fca "di aver ostacolato un agente incaricato a constatare le infrazioni al codice dei consumi".
Intanto Fca France prova a difendersi dall'ultima indiscrezione del quotidiano e "ritiene che le accuse riportate dalla stampa non abbiano fondamento e deplora il fatto che le informazioni relative alle indagini siano rese pubbliche ancora prima che Fca abbia avuto la possibilità di accedere ai documenti".
A seguire nella nota si legge che "Fca non è stata accusata di alcun reato" riguardo ad un eventuale dispositivo per alterare il controllo delle emissioni
inquinanti di alcuni modelli della casa automobilistica. Il gruppo "ribadisce che, sebbene non sia stato informato dei fatti" contenuti nell'articolo del quotidiano francese "sta cooperando con l'autorità giudiziaria francese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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