Il presidente della Bce, Mario Draghi, interviene al parlamento tedesco rivendicando i meriti delle proprie scelte, a partire dal Quantitative Easing: alla Germania hanno "fatto risparmiare solo nel 2015 circa 28 miliardi di euro sotto forma di minori tassi d'interesse". Un bel bottino per la Germania, ottenuto grazie al famoso "bazooka" della Bce (tassi a zero e massicci acquisti dei titoli di debito pubblico). Draghi parla in un luogo dove spesso ha ricevuto pesanti critiche e proprio per questa ragione il suo intervento assume i toni di una resa dei conti.
In Germania molti hanno criticato Francoforte per l'eccessiva compressione dei margini d'interesse e le conseguenze sugli istituti bancari, a partire dalla Deutsche Bank. "Draghi sta trasformando l’Eurozona in una unione di debiti - ha tuonato Hans Michelbach, parlamentare della Csu - e la Bce in una bad bank, attraverso i suoi acquisti di bond". Da parte sua Draghi ha cercato di spiegare che "la politica monetaria della Bce non è il fattore principale per la bassa redditività delle banche", che dipende soprattutto da "una bassa efficienza operativa". Considerando anche, ha aggiunto il presidente della Bce, che in Germania "il rapporto fra costi e fatturato in media è più alto rispetto ad altre giurisdizioni".
"Capisco che i timori e li prendiamo seriamente in considerazione", ha detto ancora Draghi, ma le misure messe in campo "stanno funzionando" anche a beneficio dei risparmiatori tedeschi. Un modo come un altro per sottolineare questo concetto: voi non potete certo lamentarvi. "Se vogliamo che i risparmiatori traggano beneficio da più alti tassi d'interesse in futuro - ha aggiunto Draghi - dovremo creare opportunità d'investimento per mettere a frutto produttivamente quei risparmi".
"Non dobbiamo nemmeno dimenticare che le persone che fanno parte dei vostri elettorati sono toccate in diversi modi dalle nostre misure. Quello che una famiglia può perdere in termini di interessi sul suo conto in banca, può risparmiarlo in pagamenti più bassi sul mutio della casa. E può beneficiare dal rialzo dei prezzi dei bond e dei titoli azionari nel propio fondo pensione", ha sottolineato Draghi, ricordando che tra il 2008 e il 2015 gli interessi pagati dalle famiglie tedesche sono diminuiti, rispetto al reddito disponibile lordo, in misura maggiore rispetto ai redditi sugli interessi. Ciò che Mario Draghi - ma non solo lui - imputa ai tedeschi è questo: una mole eccessiva di risparmio che non viene rimessa in circolo.
Dopo aver spiegato al Bundestag le ragioni delle misure di politica monetaria decise dalla Bce, Draghi ha aggiunto che "i decisori politici dell'Eurozona devono cogliere l'occasione per realizzare le riforme".
"Dobbiamo assicurarci che non solo l'euro sopravviva, ma che la nostra Unione economica e monetaria prosperi", ha proseguito, sottolineando che "se vogliamo farcela, dobbiamo trovare soluzioni comuni ai problemi che tutti affrontiamo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.