Il governo prepara il piano per combattere l'uso del contante e soprattutto i pagamenti in cash. La mossa dell'esecutivo potrebbe approdare nelle prossima legge di Bilancio dopo un passaggio anche nella NaDef, la nota di aggiornamento del Def. In questo quadro va sottolineato che dietro le quinte l'esecutivo si prepara ad innalzare l'Iva per chi paga in contanti certi beni (il caso esempio di questi giorni sono le cene al ristorante). Gli sconti arriveranno solo per chi paga con carta che potrà recuperare l'1 per cento dell'Iva nell'estratto conto dello stesso mese o in quello successivo alle spese. Ma in questo nuovo corso che sta preparando l'esecutivo giallorosso va tenuto conto dei costi che si abbattono su chi usa le carte. Secondo le ultime stime, il canone annuo sulle carte di credito è cresciuto del 76%.
Non poco. Le banche negli ultimi anni hanno aumentato anche i costi per la gestione di questi flussi di denaro. Per chiarirci le idee, la gestione di una carta di credito costa circa l'86,9 euro. E in questo scenario, come ricorda Libero, è anche intervenuta Bankitalia che ha parlato di una accelerazione rispetto al biennio precedente. In passato queste spese erano lievitate di 2,9 euro, una quota più bassa rispetto a quella degli ultimi tempi. Va detto che nel 2013 e nel 2015 queste spese avevano subito un rincaro tra i 5 e i 7 euro di media. Le spese sono lievitate contestualmente al canone annuo delle carte. E i dati in questo senso sono molto chiari. Il canone delle carte di credito degli istituti tradizionali è lievitato del 19,44 per cento, quello delle banche online del 76 per cento. Una vera impennata che dimostra, secondo i dati di Sostariffe, una vera e propria inversione di tendenza sui costi che riguardano da vicino i correntisti e tra poco tutti i contribuenti che vorranno seguire le indicazioni del governo sui presunti sconti Iva. Ma il salasso riguarda anche i bonifici. La commissione allo sportello è arrivata in media a 4,66 euro.
L'uso delle carte in Italia è cresciuto del 6,8 per cento portando negli ultimi tempi la quota di denaro usato con strumenti elettronici a 80 miliardi di euro. Una cifra nettamente più bassa rispetto al flusso di soldi usati in contanti. E con i costi di gestione della carte, probabilmente il cash resterà il metodo di pagamento preferito dagli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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