Da luglio novità per negozianti e clienti: cambia lo scontrino fiscale. Dopo l'avvio della fattura elettronica, adesso arriva il nuovo scontrino che dal primo luglio non varà più un valore fiscale ma solo commerciale. Di fatto servirà soltanto per eventuali sostituzioni dei prodotti, ma i dati fiscali da parte del commericante verranno comunicati all'Agenzia delle Entrate in un altro modo. Come? Con nuovi registratori di cassa digitali che con un apposito software invieranno i dati proprio al Fisco. Ma questo nuovo progetto inserito nella legge di Bilancio di fatto agita e non poco gli esercenti. Così Confcommercio è già sul piede di guerra e come riporta ilCorriere chiede già un rinvio.
Il presidente Sangalli ha inviato una lettera al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, molto chiara: "Un considerazione del ritardo nell' emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell'adeguamento del parco macchine esistente e nella sostituzione dei registratori di cassa con i nuovi registratori telematici, Confcommercio chiede al governo di rinviare al 1° gennaio 2020 l' entrata in vigore dell' obbligo per i commercianti al dettaglio di trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i soggetti con un volume d' affari superiore a 400 mila euro". Poi la Confcommercio contesta i tempi stretti voluti dall'esecutivo: "Si ritiene - evidenzia ancora Sangalli - che i tempi per l' entrata in vigore dal prossimo luglio del nuovo obbligo, peraltro introdotto a soli pochi mesi dall' obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti tra soggetti privati e in concomitanza del debutto in dichiarazione dei redditi dei nuovi "Indici sintetici di affidabilità fiscale" (Isa), siano troppo brevi". Da via XX Settembre però non è arrivata una risposta.
I nuovi registratori di cassa dovranno essere posizionati entro 75 giorni. Il costo? Non è certo una passeggiata: 800 euro per ogni apparecchio. L'adattamento di quelli vecchi invece costerà circa 150 euro. Ma adesso tra gli esercenti e il governo è braccio di ferro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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