La rivoluzione fiscale promessa dalla Lega sta prendendo sempre più forma: gli uomini del Caroccio stanno infatti studiando come rinnovare il rapporto tra i cittadini e l'erario.
Come riporta Il Tempo, dopo mesi di lavoro sulla sicurezza, ora Matteo Salvini vuole puntare su fisco e investimenti. Sono così iniziate le proposte per dare vita a una riforma.
Dalla fine della scorsa estate circola l'ipotesi della soppressione del bonus Renzi, gli 80 euro aggiuntivi garantiti ai redditi da lavoro fino ai 24.600 euro all'anno. Le risorse recuperate andrebbero ad abbassare la prima aliquota Irpef. Su questo fronte è intervenuto anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Armando Siri: "Il governo ha deciso di far scendere la prima aliquota Irpef al 20% e di tagliare l’Ires al 20%".
Il cambiamento più importante promosso dalla Lega potrebbe riguardare l'Iva. Attualmente al 22%, sarebbe alzata al 23% con il vantaggio di disinnescare un pezzo della clausola di salvaguardia che pende sulla legge di Bilancio per il 2020. La novità riguarderebbe la detraibilità dalla base imponibile delle spese di consumo sostenute da ogni contribuente.
Secondo i calcoli, riportati dal quotidiano, il saldo complessivo a favore dei privati equivarrebbe a due punti in meno di Iva. Inoltre, l'obbligo di allegare la documentazione fiscale alla dichiarazione dei redditi farebbe emergere il nero.
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