Sui mutui si iniziano ad avvertire gli effetti della crescita dell'inflazione e quelli del conflitto attualmente in atto in Ucraina. L'aumento dei prezzi e la crescente incertezza dei mercati sta portando ad un incremento dei tassi d'interesse, in particolare quelli previsti per i mutui a tasso fisso basati su Irs. L'Euris è infatti il parametro che determina il costo di questo tipo di forma di finanziamento, e da inizio 2022 l'indice è in costante crescita. Per fare un esempio, il tasso medio per un prestito di 20 anni è ormai arrivato al 1,45% nominale – effettivo all'1,65% - per una rata di 576 euro.
Sui mercati si sta vedendo una forte volatilità (variazione dei prezzi) dell'Irs. L'indice a 20 ha registrato diverse variazioni in pochi mesi: se a dicembre 2021 esso era pari allo 0,30% e a febbraio 2022 all'1%, in queste ultime settimane, successive allo scoppio del conflitto, si è assestato intorno allo 0,86%. Dal momento che i tassi di interesse dei mutui fissi vengono calcolati in base all'andamento del costo del denaro del mese precedente, si prevede per aprile una nuova crescita. A non aver ancora subito gli effetti della situazione attuale sono invece i tassi variabili.
Per quanto concerne i mutui a tasso fisso, è comunque ancora possibile trovare delle offerte con TAEG (Tasso annuale effettivo globale) inferiore all'1,5%: il portale online pmi.it spiega che per un prestito ventennale di 100mila euro si può ancora spuntare una rata di circa 480 euro. I finanziamenti a tasso variabile basati su Euribor, tuttavia, sono ancora stabili, e da inzio 2022 il tasso medio è dello 0,64% su un prestito di 100mila euro e una rata di 533 euro. Se esaminiamo le quotazioni dello scorso 7 aprile, troviamo Euribor 1 Mese con indice a -0,54%, Euribor 3 Mesi a -0,46%, Euribor 6 Mesi -0,35%, Euribor 1 Anno a -0,05%.
Al momento il mercato immobiliare sta resistendo, specie grazie alle richieste di mutuo
prima casa per i giorvani under-36, ma anche questa situazione potrebbe rapidamente cambiare, tanto che le banche starebbero già programmando di limitare l'offerta, sempre a causa dell'incertezza dei mercati e della crescita dell'inflazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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