C’è un piano del governo per ostacolare un fenomeno di evasione fiscale molto diffuso in Italia: quello riguardante tutti coloro che non emettono fattura o scontrini, generalmente per piccoli e medi importi, sulla base di un consenso tra le parti, ossia tra il venditore e il compratore. A questa pratica si aggiunge anche un’altra piaga molto estesa, quella delle cosiddette “sottofatture”, cioè l’emissione di fatture e scontrini di importi inferiori ai reali. I movimenti occultati al Fisco hanno portato a un risultato clamoroso: quasi 20 miliardi di euro di Iva non dichiarata. Il provvedimento della fatturazione elettronica, studiato proprio per ridurre l’evasione fiscale, non sembra, fino a questo momento, aver garantito risultati soddisfacenti. Il consiglio dei ministri sta cercando di correre ai ripari prevedendo la riforma dell’amministrazione fiscale. Il faldone composto da sessantasei pagine è stato inviato a Bruxelles.
I nuovi provvedimenti all’esame dell’Europa
Nel documento giunto sul tavolo dell’Ue ci sono sia interventi che dovranno superare il parere della privacy sia regole libere. Tra quelli appartenenti alla prima categoria rientrano l'anonimometro, ossia il sistema di pseudonimizzazione dei dati presenti in anagrafe tributaria per individuare i profili su cui orientare i controlli. Come spiega Il Sole 24 Ore, la norma provvederà a verificare in maniera serrata il tenore di vita degli italiani, un sistema grazie al quale l'Agenzia delle entrate potrà attingere in forma anonima ai dati dei contribuenti relativi alle abitudini di spesa, per procedere, in caso di scostamenti evidenti, agli opportuni controlli, per stanare gli evasori. Per le persone “a rischio” le informazioni saranno conservate dal decimo anno successivo a quello di ricezione di inviti alla regolarizzazione, processi verbali di constatazione o dell'atto impositivo.
Le vendite su piattaforme elettroniche
Maggiori controlli saranno previsti anche per quelle attività commerciali su Internet, magari prive anche di partita Iva.
Altri provvedimenti riguarderanno l'automatica trasformazione delle lettere di compliance in preavvisi di accertamento se il contribuente rimarrà inattivo senza spiegare le anomalie indicate dal Fisco. Inoltre, altre persone fino a questo momento escluse, come i titolari di partite Iva a regime forfettario, dovranno fatturare in maniera elettronica.
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