Oltre sette famiglie su dieci negli anni della crisi hanno modificato quantità e qualità dei prodotti acquistati. Ma il dato più drammatico evidenziato dall'Istat è che sono state quasi eliminate le spese per visite mediche, analisi cliniche e radiografie mantenendo quella incomprimibile per i medicinali. Il presidente Enrico Giovannini ha fatto notare che, negli ultimi cinque anni, la crisi sta modificando profondamente i modelli di consumo delle famiglie: più di sei famiglie su dieci, per esempio, fanno la spesa al discount. Una percentuale che è aumentata di quasi nove punti.
"L’eventuale crescita futura «non riassorbirà la disoccupazione creata, è un problema centrale per il Paese e per l’Europa", ha spiegato Giovannini in audizione a Palazzo Madama. "Oltre 25 milioni di disoccupati nell’Eurozona non si riassorbono con un pil all’1%, come spezzare questo circolo e tornare a una disoccupazione bassa è un problema nazionale ma anche europeo", ha continuato il presidente dell'Istat sottolineando che "occorre studiare sistemi innovativi". Nonostante la crisi economica, il boom di disoccupati e la recessione, però, la fiducia dei consumatori italiani è migliorata. Ad aprile ha, infatti, segnato un netto rialzo aumentando a 86,3 da 85,3 di marzo. Secondo il report dell’Istat, il miglioramento è arrivato dopo il calo del mese precedente e vede l’indice posizionarsi al livello più alto dallo scorso luglio, ovvero da nove mesi. "Nel dettaglio - si legge nel report - il clima economico e quello futuro salgono ai massimi da oltre un anno". Ad ogni modo le famiglie italiane sentono ancora il peso della crisi tanto da essere costrette a tagliare la spesa alimentare.
"Tra il 2007 e il 2013 la quota di famiglie che acquista presso hard discount è quasi raddoppiata, superando il 21% nel 2011", ha aggiunto il presidente dell’Istat osservando che anche se il Paese avesse opportunità aumentare il reddito delle famiglie, "una parte di questo reddito andrebbe al risparmio, per chi può naturamente, difficilmente si potrà tradurre in consumi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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