Da una parte nascerà un big delle telecomunicazioni, con 20 milioni di linee mobili e una rete fissa proprietaria di oltre 74mila chilometri; dall'altra però le nozze tra Fastweb (controllata dalla svizzera Swisscom) e le attività italiane di Vodafone non risolveranno i problemi del mercato delle telecomunicazioni nostrano. La discesa da cinque a quattro operatori dotati di infrastruttura, di per sé positiva nell'ottica delle aziende del settore, non dovrebbe avere grandi effetti sul recupero dei margini (dovuto a una riduzione delle concorrenza e a un aumento dei prezzi) auspicato dalle aziende del settore visto che la quota di mercato di Fastweb è inferiore al 4% nel mercato delle Sim totali mobili (fonte osservatorio Agcom), più consistente invece la sua quota nel fisso a banda larga e ultralarga che si attesta al 13,3%.
Ne consegue che le due entità combinate Vodafone e Fastweb avranno una quota di mercato combinata del 30,1% nel mobile (primo operatore davanti al 27,1% di Tim e al 23,7% di WindTre) e del 29,4% nel fisso (in questo caso ampiamente dietro Tim, a quota 36,4%). Si vedrà, in ogni caso, come si assesterà il mercato.
Dopo il closing, avvenuto il 31 dicembre, ora prenderà il via il processo di integrazione. Fastweb+Vodafone si strutturerà con una sola società, guidata da un comitato esecutivo di nuova costituzione che comprende manager di entrambe le società. Le redini, tuttavia, sono state affidate al ceo di Fastweb, Walter Renna (nella foto), che almeno inizialmente manterrà in vita tutti i marchi commerciali: esistenti Fastweb, Vodafone e ho. «Inauguriamo una nuova era delle telecomunicazioni in Italia», è il commento di Renna, il quale ricorda che l'integrazione porterà «economie di scala, una struttura dei costi più efficiente e sinergie di circa 600 milioni l'anno a regime» e così la nuova società «avrà la capacità finanziaria per continuare ad investire in infrastrutture ed innovazione».
Per gli utenti delle due compagnie rimarranno in vigore le condizioni attuali, fino a variazioni che saranno comunicate. I clienti Fastweb saranno col tempo migrati sulla rete Vodafone, ora di proprietà.
Swisscom, capogruppo di Fastweb che ha pagato 8 miliardi per l'operazione, dovrà sostenere costi di integrazione per 200 milioni e ha dovuto rivedere le attese sui margini per il 2024 a 4,3-4,4 miliardi di franchi svizzeri dai 4,5-4,6 precedenti. Entrambi i titoli in Borsa ieri hanno chiuso in rialzo, Swisscom +0,3% a 504,5 franchi svizzeri e Vodafone +0,85% a quota 68,88 sterline.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.