Domani Sergio Marchionne e John Elkann presenteranno, alla presenza del premier Mario Monti, il nuovo investimento del Lingotto all'interno dello stabilimento Fiat di Melfi, dove attualmente viene assemblata la Fiat Punto (terza generazione). Saranno presenti anche i segretari di Cisl, Uil e Ugl, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella. La Fiom, che con la Cgil non è stata invitata in quanto non ha firmato il contratto Fiat, sarà invece davanti ai cancelli, al cambio turno della fabbrica con i rappresentanti di tutte le fabbriche Fiat del Sud.
Dieci domande della Cgil a Marchionne
Le domande ai vertici Fiat sono contenute in un volantino che verrà distribuito ai lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento lucano. La Cgil le pone "indirettamente" ai numeri uno del Lingotto chiedendo "certezze e condizioni reali" non solo su Melfi ma sul destino di tutti gli stabilimenti del Lingotto in Italia. Nel volantino, che porta la firma della Cgil Basilicata, di Potenza e della Fiom lucana, si ribadisce l’interesse della Cgil "alla difesa e al rilancio degli stabilimenti Fiat" e si richiedono da subito impegni certi e di natura strategica per il sito melfitano, a partire da proposte specifiche lanciate dal sindacato.
Pista serba per l'erede della Punto
Intanto spunta l’ipotesi Serbia per la
produzione di una nuova automobile. L’erede della Punto, che potrebbe chiamarsi "Pandona", dovrebbe essere prodotta a Kragujevac, dove viene assemblata la 500l. Il modello dovrebbe vedere la luce nel 2015.
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