L’attuale disciplina per la compensazione crediti-debiti d’imposta va corretta perché mantiene "condizioni idonee con forti probabilità ad alimentare forme trasgressive potenzialmente induttive di consistenti sottrazioni d’imposta e assai rilevanti riduzioni di gettito". In pratica, le condizioni attuali alimentano elusione fiscale. È questo quello che scrive la Corte dei Conti dopo aver concluso un’indagine sul tema. Secondo la Corte, mancano le autorizzazioni preventive, le verifiche e i controlli all’avvio della procedura ed ex-post, le sanzioni, ma criticità vengono ravvisate anche nell’automatismo del sistema e nella scarsa garanzia dei visti di conformità. L’indagine prospetta una gamma di correttivi in linea con la disciplina per il rimborso Iva, "più ampia e garantistica", con il miglioramento della qualità dei visti di conformità, un generalizzato utilizzo della lista clienti e fornitori, la reintroduzione di una procedura autorizzatoria.
La Corte inoltre nota "l’obiettiva singolarità" dei meccanismi di compensazione italiani in Europa e "la straordinaria diversità delle strutture normative" insieme alla "eccezionale difformità in chiave di risposte fiscali". Insomma, nonostante la stretta sulle compensazioni fiscali "permangono condizioni idonee a mantenere e, con forti probabilità, alimentare, forme trasgressive" con il rischio di "assai rilevanti riduzioni di gettito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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