A un mese dalla nomina di Giuseppe Conte, Fitch non crede affatto nel governo gialloverde, a cui dà ancora pochi mesi di vita.
In un report dedicato al "potenziale impatto del nuovo governo sul merito di credito sovrano italiano", infatti, l'agenzia di rating parla di instabilità politica e di allentamento dei conti pubblici come fattori di rischio, pur non sbilanciandosi sulla prossima revisione del rating - prevista per il 31 luglio - e pur non credendo reali i timori che l'Italia possa uscire dall'euro.
In particolare, però, secondo Fitch, "le differenze ideologiche e politiche tra M5s e Lega faranno crescere probabilmente le tensioni sulla coalizione". Tensioni che potrebbero portare presto al voto: "Non ci aspettiamo che questo governo vedrà la fine della legislatura", si legge nel rapporto, "E prevediamo una crescente possibilità di elezioni anticipate nel 2019". Inoltre c'è "un alto grado" di incertezza politica e "incoerenza tra il costo delle nuove misure fiscali e il suo dichiarato obiettivo di ridurre il il debito pubblico".
Per quanto riguarda il rating, invece, il downgrade a BBB/stabile deciso ad aprile già implica "un grado di rischio politico", ma ora "il rischio principale sono
misure fiscali espansionistiche che indeboliscano le dinamiche del debito". Ma "il grado di allentamento addizionale diventerà più chiaro nei prossimi mesi con l'andare avanti della definizione del bilancio per il 2019".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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