Niente flat tax per le persone fisiche che abbiano un reddito compreso tra i 65 mila e i 100 mila euro annui.
Le testuali parole che si possono leggere nel Documento Programmatico di Bilancio inviato all'Unione Europea parlano chiarissimo, e sottolineano come il sistema fiscale non progressivo basato su una aliquota fissa venga “abrogato per le persone fisiche esercenti attività d'impresa o di lavoro autonomo con redditi compresi tra 65 mila euro e 100 mila euro”.
La giustificazione data a un simile provvedimento è inerente alla lotta contro l'evasione fiscale portata avanti dall'attuale governo giallorosso. E così, per limitare possibili abusi, la flat tax viene cancellata per una parte non trascurabile di soggetti.
Cambiano i parametri del regime dei minimi
Vengono inoltre rivisiti i parametri del regime dei minimi, “con con limiti di spese personale 20.000 euro, limite beni strumentali 20.000 euro, regime analitico determinazione reddito, regime premiale fatturazione elettronica, esclusione se il reddito è superiore a 30 mila euro”.
Il viceministro all'Economia, Antonio Misani, ha spiegato le principali novità inerenti la flat tax nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni di Sky Tg24: “Il secondo step della flat tax da 65 mila a 100 mila non avrà seguito nella legge di Bilancio. Ci sono anche problemi di mancata comunicazione e autorizzazione da parte della Commissione europea. Per il resto – ha aggiunto Misani - manterremo da 0 a 65 mila magari con qualche paletto in più rispetto alla normativa”.
Il governo ha dunque corretto quelli che sono stati definiti paradossi che, a certe condizioni, si sarebbero potuti verificare nell'applicazione della flat tax nei casi di persone con un reddito da 0 a 65 mila euro annui. Previsto, inoltre, un pacchetto di ulteriori misure fiscali per limitare gli abusi della flat tax per le partite Iva.
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