Flat tax, Salvini va all'attacco: ​"I numeri del Mef strampalati"

Il vicepremier avverte i tecnici di Tria. La Lega manda un messaggio anche a Di Maio: "Riforma fiscale è nel contratto"

Flat tax, Salvini va all'attacco: ​"I numeri del Mef strampalati"

Il caso flat tax continuaad agitare le acque del governo. Adesso è muro contro muro tra Matteo Salvini e il Mef guidato da Giovanni Tria. Il ministro degli Interni di fatto rilancia il nuovo regime fiscale con un allargamento della platea alle famiglie e ai lavoratori con reddito da dipendente. Le stime del Carroccio parlano di un costo di 12 miliardi per mettere in campo la fase 2 della flat tax. Ma dal Tesoro è arrivato uno stop proprio su questo punto con uno studio che invece parla di un costo totale di circa 50 miliardi. E in questa guerre di cifre è intervenuto anche il vicepremier grillino, Luigi Di Maio che ha affermato: "Basta con le promesse berlusconiane, bisogna trovare un compromesso". Una frenata che ha acceso ulteriormente lo scontro. E così il titolare degli Interni ha immediatamente rilanciato affermando che i calcoli del Mef sono "strampalati".

E ancora: "Non siamo al Superenalotto - ha detto Salvini -. I numeri li contiamo con più precisione". Poi ai micrfoni di Rtl, lo stesso Salvini ha spiegato i costi della flat tax: "Per la prima fase della flat tax per le famiglie, per un primo colpo sostanzioso, non per tutti ma per tanti, servono 12-15 miliardi e sarebbe una rivoluzione epocale a partire dal primo scaglione, dal 23% da abbassare, stiamo facendo tutti i conti". Insomma parole molto chiare che vengono anche ribadite dal sottosegretario ai Trasporti della Lega, Armando Siri: "La nostra proposta di flat tax familiare è fattibile e ricordo che fa parte del contratto di governo. Spero di poterla illustrare al più presto a Luigi Di Maio", ha affermato in un'intervista a LaStampa. Secondo Siri la "flat tax familiare è la fase 2 di quella già introdotta con la legge di bilancio 2019 per partite Iva e professionisti con reddito fino a 65 mila euro. E avrebbe lo stesso impatto sui conti pubblici che ha avuto il reddito di cittadinanza. E proprio come il reddito di cittadinanza è oggetto del contratto di governo. Sul reddito di cittadinanza loro hanno portato le loro proposte e noi al massimo abbiamo suggerito migliorie, ma l'impostazione di fondo è rimasta la loro. Ecco, è auspicabile che sulla flat tax familiare valga lo stesso principio". Infine Siri spiega dove è possibile trovare le risorse: "Si potrebbe cominciare "dai tagli di spesa e con la rimodulazione delle tax expenditures, fino ad arrivare a toccare gli 80 euro del governo di Matteo Renzi. Non è un tabù, si possono pure toccare purché, e questo è molto importante, il risultato finale sia l'abbattimento complessivo della pressione fiscale".

Alle critiche della Lega ha risposto però il ministro Tria: "Nessuna stima è stata fatta sulle proposte in discussione. Nè io nè il Mef abbiamo mai fatto simulazioni , proposte specifiche non sono arrivate all’analisi del Mef. Ci sono varie ipotesi da luglio e non c’è nulla nuovo".

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