Controlli ed educazione. La sicurezza stradale ha bisogno di entrambe le leve. L'obiettivo è quello di affrontare i viaggi o gli spostamenti quotidiani in città con una serenità che non finisca per somigliare all'incoscienza. Il tasso di incidentalità dei mezzi su gomma è enormemente superiore a quello di treni o aerei. Lo si sa. Ma ci si mette alla guida con superficialità colpevole. Velocità eccessiva, distrazione (telefonino e non solo) e assunzione di alcol e sostanze dopanti sono le maggiori cause degli incidenti stradali, che nel corso di quest'anno sono aumentati quasi del 25% rispetto all'anno passato.
La Fondazione ANIA fin dalla sua costituzione nel 2004 ha avviato una serie di attività rivolte all'educazione stradale dei giovani e alla loro sensibilizzazione sul rischio stradale. L'obiettivo principale è quello di diffondere una nuova cultura del rispetto delle regole della strada e, al tempo stesso, fornire ai giovani gli strumenti per guidare nella maniera più corretta e sicura possibile qualunque tipo di veicolo.
Intendiamoci, ci si rivolge ai giovani non perché siano i più colpevoli, ma perché le nuove abitudini e la buona educazione stradale devono essere apprese finché si è giovani. Dopo servono solo i controlli, serrati e rigorosi. E qualche novità tecnologica che può assistere l'intervento di chi si propone di ridurre il rischio della guida (si veda l'altro articolo in pagina).
La Fondazione che fa capo all'associazione delle imprese assicuratrici in Italia, oltre a una nutrita serie di progetti sviluppati con le scuole (per rivolgersi ai neopatentati, ma anche ai guidatori di motocicli, cioè al di sotto dei 18 anni di età) si è preoccupata di definire progetti di collaborazione con la Polizia Stradale e con l'Arma dei Carabinieri. Nel 2011, infatti, la Fondazione ANIA ha firmato un protocollo di intesa interforze che ha consentito di sviluppare numerose attività dedicate alla riduzione del numero e della gravità degli incidenti stradali sulle strade italiane, nonché alla diffusione di una nuova cultura del rispetto delle regole della strada.
Nel dettaglio, prima della pandemia, che ha ridotto molte iniziative pubbliche, era stato avviato il progetto «Adotta una strada» (d'intesa tra Fondazione ANIA e Carabinieri), con lo scopo di ridurre numero e gravità degli incidenti stradali sulle statali e provinciali che, a livello statistico, fanno registrare il maggior numero di incidenti (la scelta viene fatta sulla base del rapporto ACI Istat, localizzazione degli incidenti stradali). Su questi tratti stradali viene intensificato il controllo. Contemporaneamente viene svolta anche un'attività di sensibilizzazione degli automobilisti sui rischi stradali. A tutti gli automobilisti fermati per i controlli, gli agenti regalano un etilometro monouso e un opuscolo informativo sul corretto trasporto dei minori in automobile. Materiale realizzato e messo a disposizione dalla Fondazione ANIA.
Tra le strade coinvolte nell'iniziativa, si possono elencare tra le altre l'Aurelia, la Silana-Crotonese, Adriatica, via Emilia, statale dello Stelvio, Pontina, statale dell'Abetone e del Brennero, Palermo-Agrigento. Prima dello stop imposto dal Covid erano stati distribuiti 250mila etilometri e oltre 100mila opuscoli dopo aver controllato più di 150mila veicoli.
In collaborazione con la Polizia stradale invece è stata avviata la campagna «Chi beve non guida, chi guida non beve», nata e studiata per sensibilizzare i giovani sui rischi della guida sotto l'effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. L'obiettivo era quello di diffondere la figura del «guidatore designato» del gruppo che, durante le serate in discoteca, sceglie di non bere per riportare sé stesso e i suoi amici a casa in sicurezza. L'iniziativa è stata realizzata sia durante i mesi estivi di luglio e agosto nelle principali località balneari a elevata concentrazione di giovani e locali (Emilia Romagna con Rimini-Riccione, Toscana con la Versilia, Lazio con Latina, Ostia, Terracina e Fregene, Puglia località turistiche delle province di Lecce e Taranto e Campania nella Costiera Amalfitana), sia durante le festività natalizie nelle principali località turistiche del Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta.
Nel corso delle varie edizioni sono stati distribuiti 500mila etilometri e 250mila opuscoli. Sono stati controllati oltre 70mila conducenti, contestando circa 6.500 infrazioni.
Alle iniziative promosse da Fondazione ANIA con le istituzioni italiane si aggiungono le collaborazioni avviate anche con enti europei come lo European Transport Safety Council.
In una società dominata dal rischio e dall'incertezza, il settore assicurativo risponde al meglio alla domanda di sicurezza e stabilità della popolazione che chiede di stare bene, invecchiare bene, proteggersi e prevenire eventi negativi. In questo quadro la sicurezza stradale ha un ruolo importante e centrale.
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