Fs, trimestre ad alta velocità con più passeggeri e profitti

Ricavi oltre i 4 miliardi (+25%) e margini in aumento del 19%. Dalla cessione dei vecchi scali 550 milioni

Fs, trimestre ad alta velocità con più passeggeri e profitti
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Luigi Ferraris presenta un bilancio record per il Gruppo Fs nel primo trimestre nel 2024. Un importante biglietto da visita che, a conti fatti, potrebbe essere un vero e proprio «lascia passare» per la riconferma dell'amministratore delegato al vertice dell'azienda. Il cui nome, però, circola anche per altri incarichi di peso, pubblici e privati.

La scelta del numero uno del gruppo che spetta al Tesoro (azionista al 100%) era prevista a maggio, ma è slittata in attesa delle elezioni europee. Ora che i giochi sono fatti, la riconferma potrebbe essere quasi scontata per Ferraris. Ma molto dipenderà dal ruolo che vorrà dargli il premier Giorgia Meloni, uscita più forte che mai dalla tornata elettorale dell'8-9 giugno.

In ogni caso Ferraris porta a casa tra gennaio e marzo ricavi operativi oltre i 4 miliardi di euro, con una crescita del 25% sullo stesso periodo del 2023, un ebitda a 63 milioni (+19%) e investimenti che segnano un +49% a 3,2 miliardi, di cui 2,8 miliardi concentrati nelle infrastrutture ferroviarie e stradali: la linea Av Torino-Milano-Napoli, la Napoli-Bari, la linea Av/Ac Verona-Padova (nella tratta Verona-Vicenza), la Milano-Verona nella linea Brescia-Verona e la tratta Terzo Valico dei Giovi in Liguria.

«Abbiamo accelerato gli investimenti tecnici di circa il 50%», ha commentato l'ad che nell'ultimo triennio ha messo a terra risorse complessive per 40 miliardi.

All'incremento dei ricavi ha contribuito il Polo Passeggeri (Trenitalia) con una crescita a doppia cifra nell'Alta Velocità e il programma di rigenerazione urbana del Polo Urbano che nei primi tre mesi del 2024 ha perfezionato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Milano Farini e San Cristoforo. Una cessione che ha fruttato 550 milioni.

Inoltre, prosegue secondo i tempi stabiliti anche la realizzazione delle opere previste dal Pnrr (Fs è la principale stazione appaltante) per cui finora sono stati investiti 8,5 miliardi.

Novità anche sul fronte dei dipendenti che salgono a quota 93.900 unità alla fine di marzo, dai 92.446 di fine 2023, con un turnover determinato da circa 3.000 assunzioni, prevalentemente per ricambio generazionale.

In ogni caso Fs dovrà affrontare due incognite non da poco. Da una parte - sul fronte dell'alta velocità e di Trenitalia - la concorrenza della nuova Italo, targata Msc, che sicuramente avrà un nuovo piano e nuove strategie improntate alla crescita. E poi notizia di ieri dovrà tenere testa a Sncf, le Fs d'Oltralpe. I francesi sbarcheranno sul mercato italiano dal 2026 con il Tgv e puntano a raggiungere una quota di mercato del 15% entro il 2030.

In parallelo ai conti di Fs, ieri, Rfi - società capofila del Polo Infrastrutture del gruppo prosegue l'opera di riqualifica e ammodernamento delle oltre 2.

000 stazioni presenti su tutto il territorio nazionale e nei giorni scorsi ha pubblicato il bando per la progettazione e la realizzazione di interventi di manutenzione a edifici e aree esterne che interesserà 17 scali ferroviari, da nord a sud del Paese.

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