Ecco che cosa rischiano i furbi del cashback: le due "sanzioni"

Dopo aver ricevuto l'avviso via sms, il contribuente avrà 7 giorni di tempo per contestare la segnalazione e fornire una valida documentazione

Ecco che cosa rischiano i furbi del cashback: le due "sanzioni"

La annunciata lotta ai furbetti del cashback è già iniziata: nessuna possibilità di scorciatoie per scalare la superclassifica ed arrivare all'ambito premio da 1500 euro di rimborso previsto per i più virtuosi utilizzatori delle forme di pagamento digitali e tracciabili.

Dato che fin dalle prime fasi di tale manovra non era mai stato indicato un vero e proprio importo minimo di spesa per concorrere al premio, in tanti hanno pensato bene di effettuare le oramai celebri microtransazioni per mantenersi tra le prime 100mila posizioni del semestre gennaio-giugno 2021, ovvero quelle che avranno poi la possibilità di accedere al Supercashback.

Una pratica purtroppo diffusa, non di certo corretta ma, visto il regolamento proposto dal Mef, assolutamente legale: le transazioni, infatti, hanno l’unico obbligo di essere reali, pertanto finalizzate a concludere un acquisto, ma non è stato mai specificato che tale acquisto debba essere effettuato in un’unica operazione. A pagare maggiormente lo scotto della furbata sono stati in primis gli esercenti, per i quali ogni transazione digitale comporta un determinato costo.

Scoperto l'inganno di parte dei contribuenti italiani, quindi, il governo è dovuto correre ai ripari per trovare una soluzione che salvasse capra e cavoli. L'idea iniziale, infatti, era stata quella di dare il benservito al cashback, anticipando la sua cancellazione rispetto all'auspicata data del dicembre 2021. Tuttavia è stato necessario al contempo considerare anche che ci sono all'incirca 4 milioni di italiani iscritti al programma, ragion per cui l'esecutivo ha scelto di intraprendere una via meno radicale.

Cosa accade ai furbetti

A chi viene colto in fallo, ovvero a quei partecipanti al concorsone sospettati di aver sfruttato il sistema delle microtransazioni, viene inoltrato tramite PagoPa tale sms:"Le transazioni ricorrenti di importo irrisorio effettuate in numero elevato presso lo stesso esercente non saranno valide per la classifica del supercashback". Non vi saranno quindi delle vere e proprie sanzioni per chi ha ricevuto questo messaggio, ma ciò non significa che non vi siano delle altre conseguenze. Sono due essenzialmente i rischi che corrono i furbetti: l’esclusione dalla classifica del Supercashback e soprattutto la cancellazione di tutte le transizioni sospette, con conseguente riduzione della cifra del rimborso spettante.

Ciò significa che ogni operazione che non risulterà in linea coi limiti contenuti nelle linee guida del programma Cashback, verrà automaticamente stornata dal sistema. Un modo sia di impedire che i furbetti continuino a proliferare che di farli uscire dalla classifica dei 100mila virtuosi nemici del contante.

Chi riceverà l'sms, comunque, avrà 7 giorni di tempo per contestare la segnalazione, compilando un modulo disponibile online e fornendo la giusta documentazione per comprovare le sue affermazioni. In caso di esito positivo, le transazioni saranno nuovamente inserite nella lista di quelle valide per la classifica.

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