Generali, il cda si spacca su Donnet

Confermato l'ad. Ma Caltagirone e Cattaneo votano contro, Brogi si astiene

Generali, il cda si spacca su Donnet

Con la prima riunione del nuovo board di Generali si è aperto il secondo capitolo della saga che, da quasi un anno, scuote Piazza Affari. Nessuna distensione in vista, anzi. La divisione tra azionisti e management è stata riconfermata nonostante la riunione di ieri sia stata rapida. Meno di un'ora per votare le cariche del prossimo triennio con la conferma dell'ad Philippe Donnet con «le previgenti deleghe di poteri e il ruolo di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi», al suo terzo mandato, e la nomina di Andrea Sironi alla presidenza.

Il board è stato eletto dall'assemblea degli azionisti di venerdì che ha visto la vittoria della lista presentata dal cda uscente, sostenuta da Mediobanca e DeAgostini e votata dai fondi internazionali (con il 55,9% del capitale intervenuto, pari a 39,5% circa del capitale del gruppo) che proponeva al vertice del Leone il tandem Donnet-Sironi, contro la lista di Francesco Gaetano Caltagirone (9,95% del capitale) appoggiata dalle famiglie imprenditoriali italiane, da Leonardo Del Vecchio (9,82%) ai Benetton (4,75%). Quanto alle sollecitazioni di voto in vista dell'appuntamento cruciale del 29 aprile, ieri Caltagirone (o meglio la società VM2006) ha comunicato di aver ricevuto 365 deleghe per l'11,41% circa del capitale complessivo, Generali invece, tramite l'incaricato Morrow Sodali, ha registrato 101 deleghe valide per lo 0,146% del capitale sociale.

La netta spaccatura si è riversata anche nel primo cda dove, a fronte della votazione unanime raggiunta sul nome di Sironi, ex rettore della Bocconi, per la presidenza, Donnet avrebbe ricevuto due voti contrari (Caltagirone stesso e Flavio Cattaneo, eletto nella lista dell'Ingegnere) e un'astensione (Marina Brogi, sempre eletta dalle file dell'imprenditore romano).

Sarà interessante verificare in seguito quali poltrone si aggiudicheranno i consiglieri eletti dalla lista di Caltagirone nei sei comitati che, secondo quanto attestato dal comunicato stampa di Generali, saranno istituiti in una «successiva seduta» del board. Fino al 13 gennaio, data delle sue dimissioni dal board, Caltagirone era vicepresidente vicario del Leone e sedeva nei comitati per le nomine e la remunerazione, per la corporate governance e la sostenibilità sociale e ambientale, per gli investimenti e, infine, per le operazioni strategiche. L'occasione, potrebbe essere il cda convocato il 18 maggio per l'approvazione dei dati trimestrali, i primi attinenti al nuovo piano industriale che saranno poi diffusi il giorno successivo.

Generali ha poi

annunciato la nomina di Fabio Cleva a head of investor and rating agency relations e di Giulia Raffo a chief financial officer di country Italia & global business lines e di chief financial officer di Generali Italia.

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