Gestioni separate vita: nel 2017-22 su del 18%

Nel periodo 2017-2021 il numero delle Gestioni separate vita in euro si è ridotto da 289 a 270, quello delle gestioni in valuta estera è rimasto stabile a 14

Gestioni separate vita: nel 2017-22 su del 18%

Nel periodo 2017-2021 il numero delle Gestioni separate vita in euro si è ridotto da 289 a 270, quello delle gestioni in valuta estera è rimasto stabile a 14. Le Gestioni con Fondo utili, costituite a partire dal 2018, sono sette. Gli attivi, pari a 591,5 miliardi di euro, sono cresciuti del 18%, a fronte di riserve tecniche per 574,5 miliardi. Il rendimento medio delle gestioni è diminuito dal 3,1% al 2,5% e quello retrocesso agli assicurati si è ridotto dal 2,0% all'1,4%. Il rendimento trattenuto dalle imprese è rimasto pressoché invariato all'1,1%. La quota di Gestioni con tasso garantito allo 0%, con garanzia di restituzione del capitale iniziale, è passata dal 53% del 2020 al 58% del 2021.

È quanto ha reso noto l' Ivass (l'authority delle compagnie assicurative, nella foto il presidente e direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini) nel suo bollettino statistico sull'andamento delle Gestioni separate connesse alle polizze vita rivalutabili di ramo I - assicurazioni sulla durata della vita umana - e ramo V - operazioni di capitalizzazione finanziaria. Con riferimento alla composizione degli attivi in gestione l'analisi dell'autorità di vigilanza evidenzia una riduzione degli investimenti in titoli governativi italiani dal 48% al 40 per cento.

L'analisi ha

rilevato una progressiva diversificazione degli investimenti, con incrementi delle quote di titoli esteri e degli strumenti Oicr. L'appendice statistica del Bollettino offre lo spaccato degli attivi presenti nelle gestioni.

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