Giallo sui buoni Inps. Tridico rassicura: "Non c'è fretta"

Il sito dell'Inps preso d'assalto con 100 domande al secondo. Resta il timore dell'ordine cronologico delle richieste nonostante le parole del presidente dell'Istituto

Giallo sui buoni Inps. Tridico rassicura: "Non c'è fretta"

L'elevata mole di richieste per il bonus da 600 euro destinato ai lavoratori autonomi ha mandato in tilt il sito dell'Inps. Nel primo giorno in cui è possibile presentare le domande, l'accesso al portale, preso d'assalto già a partire dalla sera del 31 marzo, risulta difficile se non addirittura impossibile. Il motivo è semplice: troppi utenti si sono precipitati contemporaneamente sulla pagina dell'Istituto.

I numeri sono impressionanti. "Dall'una di notte alle 8.30 circa – ha spiegato all'Ansa il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico - abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri".

Per cercare di alleggerire la pressione, lo stesso Tridico ha invitato gli utenti a non riversarsi sul sito: "Non c'è fretta. Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre".

Il giallo dei buoni

Il problema è che queste parole, sottolinea Repubblica, contraddicono quanto apparso ieri sul portale dell'Istituto in merito all'accettazione delle domande in ordine cronologico in assenza di un criterio di riparto dei fondi.

Quello che in un primo momento avevano capito molte persone era che, nel caso in cui i 3 miliardi a disposizione non fossero bastati per tutti, sarebbe stato utilizzato il criterio cronologico di presentazione della domanda. Tridico ha provato a metterci una pezza ma il fiume in piena era ormai pronto a riversarsi sul sistema elettronico dell'Inps.

E, infatti, nel day one che avrebbe dovuto inaugurare la presa in carica delle richieste per i bonus, l'accesso al portale è spesso difficoltoso. Tra gli avvisi che appaiono sullo schermo, il più diffuso, riferito al servizio relativo ai buoni, è : “Sarà disponibile a breve”.

Tanta è la confusione nella testa dei lavoratori autonomi, molti dei quali rimasti senza reddito a causa dei blocchi attuati dal governo per contenere l'epidemia di Covid-19. Per ricapitolare quanto accaduto: prima sul sito Inps appare una pagina che indicava nell'ordine cronologico il criterio di erogazione dei soldi. Poi la schermata sparisce e arrivano le parole del presidente Tridico: “Nessun click day”. Il giallo resta

I dubbi restano

In ogni caso resta un enorme punto interrogativo. L'Inps necessita di un criterio per distribuire le risorse ai lavoratori. Se non vale quello cronologico, quale verrà utilizzato qualora i fondi stanziati non fossero sufficienti? Il Cura Italia, infatti, ha messo sul tavolo 3 miliardi per 5 milioni di lavoratori.

Come se non bastasse, oltre a stabilire un tetto di spesa per ciascuna categoria di autonomi, il decreto fissa un principio ben chiaro: “Qualora dal predetto monitoraggio (cioè quello dell'Inps ndr) emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori”. Cioè: una volta finiti i soldi, stop all'erogazione di buoni.

Due sono le possibili spiegazioni: o il governo applicherà ulteriori modifiche in corsa con il prossimo e imminente decreto d'emergenza

– come accennato da Tridico - oppure l'esecutivo – come d'altronde ha confermato il ministro dell'Economia Gualtieri - ritiene che i fondi messi in campo siano sufficienti a coprire l'intera platea di lavoratori autonomi.

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