«L'incontro sarà positivo, ma la vicenda Gkn è oggettivamente molto complessa». Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, si è dichiarato ottimista sull'esito del tavolo di domani al dicastero di Via Veneto sulla crisi dell'azienda di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, che ha intrapreso la procedura di licenziamento per tutti i 422 dipendenti. Proprio ieri nel capoluogo toscano si è svolta una manifestazione di protesta organizzata dalla Fiom-Cgil alla quale hanno partecipato oltre 10mila persone per protestare contro le delocalizzazioni. «Chiediamo che il governo faccia fino in fondo la propria parte perché l'atteggiamento di un fondo, di una multinazionale che si è comportata in quel modo non è solo un danno ai lavoratori ma è un affronto anche alla nostra società e alla nostra democrazia», ha detto il sgeretario Cgil, Maurizio Landini ricordando che la lettera di licenziamento «se non ci sono cambiamenti dovrebbe partire la prossima settimana». In particolare, ha proseguito, «stiamo chiedendo al governodi far cambiare idea all'impresa e che si determino le condizioni per poter avere una continuità produttiva anche, se necessario, cambiando la proprietà e trovando altri soggetti disponibili a continuare una produzione che non ha crisi e ha un mercato».
Il pressing sindacale per l'emanazione del dl anti-delocalizzazioni sta creando scompensi nella maggioranza di governo con l'asse Pd-M5s che insiste sulla necessità del provvedimento.
Occorre introdurre presto il decreto «in modo che tutte le grandi aziende, non in crisi, che hanno preso soldi pubblici e che intendono licenziare o decentrare le produzioni, seguano percorsi normati e ordinati, proprio nel segno della responsabilità sociale», ha affermato la pentastellata Alessandra Todde, che è viceministro dello Sviluppo ed estensore del dl che Giorgetti ha frenato proprio per l'impostazione anti-industriale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.