La Grecia intorno a mezzanotte ha inviato alle istituzioni europee e al Fondo monetario internazionale la sua lista di riforme economiche e "dal punto di vista della Commissione questa lista è sufficientemente completa da essere un valido punto di partenza per il successo della conclusione della revisione". A dirlo è una fonte vicina alla Commissione Ue. "In particolare siamo incoraggiati dal forte impegno a combattere contro l'evasione fiscale e la corruzione", ha aggiunto la fonte. Su Twitter la Commissione europea ha annunciato di avere ricevuto in tempo l'elenco delle riforme greche. L'invio di questi piani di riforme da parte di Atene era una condizione per l'estensione del suo programma di salvataggio per altri quattro mesi, secondo quanto previsto dall'accordo raggiunto venerdì con i partner della zona euro.
Tra le misure che il governo Tsipras metterebbe sulla lista, secondo fonti europee: una severa lotta contro la corruzione e l’evasione fiscale, la riforma della burocrazia, interventi sui debiti della pubblica amministrazione verso le aziende ed il nodo dei crediti deteriorati delle banche. Secondo la Bild, il governo punterebbe anche a contrastare il contrabbando di benzina e sigarette e vorrebbe imporre una patrimoniale da 2,5 miliardi sui contribuenti più ricchi.
Buoni pasto, energia e sanità per i poveri, possibile estensione dello schema pilota di salario minimo: queste le uniche misure per affrontare la crisi umanitaria contenute nella lista di riforme greca, che l’Ansa ha potuto vedere. Il governo specifica che "la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio".
Inoltre, la Grecia "si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando, ma rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il governo", fa sapere l'esecutivo ellenico. Che poi annuncia di volere rivedere l’Iva perché non abbia "impatto negativo sulla giustizia sociale".
Il piano di riforme ha ottenuto un primo sì dall’Eurogruppo che ha dato il suo via libera a procedere con il piano di riforme presentato dalla Grecia ieri notte, ma che ha anche fatto appello alle autorità greche perché "sviluppino ulteriormente e amplino la lista di misure di riforma, sulla base degli accordi esistenti". Anche il Fondo Monetario Internazionale ha espresso apprezzamenti pur con qualche appunto. La lettera del governo greco all'Eurogruppo "è sufficientemente ampia per costituire un valido punto di partenza", soprattutto per quanto riguarda la lotta all'evasione e alla corruzione, ma "in vari settori", tra cui "alcuni tra i più importanti", la lista di misure "non dà una piena rassicurazione" sul fatto che l'esecutivo Tsipras intenda proseguire nelle riforme indicate dal Memorandum. Lo ha spiegato Christine Lagarde, direttore generale del Fmi, in una lettera indirizzata al presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. "Notiamo in particolare - prosegue Lagarde - che non ci sono impegni per disegnare e implementare una modifica complessiva del sistema delle pensioni e dell'Iva, oltre che le già concordate politiche per aprire alle liberalizzazioni, le riforme amministrative, le privatizzazioni o la riforma del mercato del lavoro".
"Il governo ellenico è tornato passo dopo passo
alla realtà", ha detto Angela Merkel in un incontro con i deputati dell'Unione Cdu/Csu, esprimendosi a favore del prolungamento di quattro mesi del programma internazionale di aiuti. Ma avverte: "Il lavoro non è terminato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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