I cinesi puntano 400 milioni su Buccellati

I cinesi puntano una fiche da 400 milioni su Buccellati, gioiellerie milanese dalla storia quasi centenaria.

Gangsu Gangtai, holding quotata a Shangai con 3 miliardi di capitalizzazione, ha rilevato l'85% della società per 195 milioni e prevede di investirne altri 200 nei prossimi 5 anni per permettere a Buccellati di espandersi in Cina, Asia, Medio Oriente ed Est Europa con l'apertura di 88 negozi monobrand (dagli attuali 40) e di 44 vetrine in partnership. La maison di Via Montenapoleone è stata valutata complessivamente 230 milioni (a cui vanno aggiunti i 40 milioni di debito), pari a circa a 5,2 volte il fatturato e 38 volte gli utili, un prezzo piuttosto elevato se si considera che Richemont, tra le star del settore, tratta a tre volte le vendite e a 33 volte i profitti.

Management, creazione e produzione rimarranno comunque italiani, o almeno queste sono state le promesse di Xu Jiangang, numero uno del gruppo cinese, al momento della firma che perfeziona l'acquisizione avvenuta ieri a Milano di fronte dei

vertici delle due aziende, dei rappresentanti di Pechino e di Clessidra, il fondo che ha preparato Buccellati al passaggio. Sia la famiglia Buccellati che Clessidra rimarranno nel capitale della maison con il 7,5% a testa.

CM

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