Con il decreto fiscale la Guardia di Finanza avrà accesso alla Superanagrafe sui dati che riguardano i conti correnti di cui è già in possesso l'Agenzia delle Entrate. Di fatto le fiamme gialle, grazie ad un emendamento al Dl Fisco, potranno monitorare saldi da inizio a fine anno, importi totali degli addebiti, la giacenza annua e gli accrediti. Tutti parametri con cui la Guardia di Finanza, in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, potrà avviare gli accertamenti fiscali.
Il nuovo testo che dovrà ricevere il semaforo verde della Commissione Finanze al Senato, come ricorda il Sole 24 Ore, introduce parecchie novità. Una su tutta è il fattore tempo. Infatti le fiamme gialle potranno monitorare i dati di un conto corrente per dieci anni. La norma che è attualmente in vigore invece prevede che i dati acquisiti possono essere conservati per cinque o sette anni. Dunque il Fisco e la Gdf avranno più tempo per poter stanare i "furbi" grazie alle operazioni sul conto. Insomma i conti correnti entreranno pienamente nel mirino degli accertamenti e per un periodo lungo che arriva ad un decennio. Sulle novità che verranno inserite nel Dl Fiscale sussistono alcuni dubbi sulla tutela e sicurezza della privacy.
E così, sentiti i pareri delle associazioni di categoria e quelle del Garante per la protezione di dati personali, il testo che si trova in Commissione dovrà "prevedere adeguate misure di sicurezza, di natura tecnica e organizzativa, per la trasmissione dei dati e per la relativa conservazione". Il nuovo "grande fratello" fiscale è pronto e i correntisti avranno un controllore in più con cui fare i conti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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