Iliad guadagna abbonati in attesa di un matrimonio

Reynaud: "In Italia ci interessa un'operazione industriale". Ma è mistero sull'utile

Iliad guadagna abbonati in attesa di un matrimonio
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Iliad allarga la base clienti in Italia, che nel segmento mobile ha visto crescere di 279mila utenti sul primo trimestre del 2024 (raggiungendo quota 11,2 milioni totali). Il gruppo francese, che in Italia è guidato da Benedetto Levi (in foto), ha raggiunto un fatturato di 552 milioni di euro (+11,5%) nei primi sei mesi dell'anno. Nella nota ufficiale, nonostante si indichi un margine operativo lordo di 147 milioni, non viene indicato il dato sull'utile, con il risultato al netto di tasse e oneri finanziari che potrebbe non essere ancora positivo a sei anni dall'ingresso di Iliad nel mercato italiano. Ancora marginale, invece, la presenza di Iliad sul segmento fisso, seppure venga rilevata una crescita degli utenti a quota 280mila. Il gruppo, tuttavia, ostenta una certa soddisfazione per i risultati raggiunti finora: «In dodici mesi abbiamo quasi raddoppiato la customer base nel segmento fibra FTTH», ha commentato Levi.

Intanto, il focus nel settore tlc è puntato su possibili operazioni di aggregazione nel nostro Paese. Nonostante l'operazione tra Vodafone e Fastweb (che l'ha spuntata proprio su Iliad), la sensazione è che in futuro si possa arrivare a un'ulteriore riduzione degli operatori infrastrutturati da quattro a tre. «La priorità in Italia è la crescita organica, come dimostrato trimestre dopo trimestre», ha detto Thomas Reynaud, amministratore delegato di Iliad, che a livello di gruppo ha osservato un fatturato di 4,9 miliardi nei sei mesi, un utile di 251 milioni ed è nel frattempo divenuto il quinto operatore europeo con 50 milioni di abbonati. Riferendosi ai risultati italiani, Reynaud ha aggiunto le sue «congratulazioni a Benedetto Levi», ad di Iliad Italia. «Noi - ha ricordato - abbiamo guardato due volte al consolidamento» in Italia, poi Vodafone ha scelto di fare l'operazione con Fastweb. «Siamo interessati a deal industriali, ma, ripeto, la crescita organica è la priorità».

Insomma, la società fondata da Xavier Niel nel 1990 mantiene spalancata la porta a eventuali fusioni, possibilità a cui guarda di buon occhio anche l'italiana Tim. In un'intervista rilasciata in esclusiva a Il Giornale, infatti, l'ad Pietro Labriola aveva indicato come possibili partner proprio Iliad e Poste Mobile.

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