Intesa Sanpaolo alza il tiro e prepara un maxi buy-back

Profitti record per 7,2 miliardi nei primi nove mesi dell'anno. L'agenzia di rating Fitch alza l'outlook da stabile a positivo

Intesa Sanpaolo alza il tiro e prepara un maxi buy-back
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I tagli dei tassi della Bce ancora non scalfiscono i conti di Intesa Sanpaolo. Il maggiore gruppo bancario italiano ha nuovamente sfornato utili record e si appresta a staccare un ricco acconto dividendo ai propri azionisti. In aggiunta sono stati rivisti al rialzo gli obiettivi di utile per il prossimo anno. Nel terzo trimestre Intesa ha realizzato un utile netto pari a 2,4 miliardi, in crescita del 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sopra le stime medie degli analisti (2,24 miliardi). Per l'istituto guidato da Carlo Messina si tratta del miglior terzo trimestre di sempre. Sui 9 mesi i profitti netti sono lievitati a 7,2 miliardi (+17%); basteranno quindi solo 1,3 miliardi negli ultimi tre mesi dell'anno per centrare l'obiettivo di oltre 8,5 miliardi sull'intero esercizio. Un trimestre che a detta degli analisti di Ubs «evidenzia la resilienza del modello di business di Intesa e dovrebbe continuare a offrire supporto al titolo». Si segnala anche la veloce crescita della nuova banca digitale, Isybank, che ha superato i 400mila conti aperti da nuovi clienti (il 75% sono under 35) con circa 2,1 miliardi di depositi. Dei dividendi cash per 5 miliardi maturati al 30 settembre, circa 3 miliardi verranno distribuiti sotto forma di acconto dividendo questo mese (stacco cedola il 18 novembre).

Il ceo Messina non ha fatto mistero del «significativo capitale in eccesso» che dà flessibilità a Intesa in ordine a distribuzioni addizionali ai soci quest'anno e negli anni successivi, con l'opzione del lancio di un nuovo buyback «significativo», ha detto Messina, entro fine anno che appare quella più calda. Per il prossimo anno Intesa Sanpaolo si propone di accelerare ulteriormente toccando 9 miliardi di utile netto. La banca non teme quindi l'impatto del ciclo di tagli dei tassi inaugurato dalla Bce lo scorso giugno. «Il contesto è in evoluzione - ha sottolineato Messina - ma potremo affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e ai 1.400 miliardi di risparmi che ci affidano famiglie e imprese. Siamo i primi nell'Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi».

Il prossimo anno Intesa si gioverà di costi operativi in contrazione principalmente per l'accordo con i sindacati per 4.000 prepensionamenti volontari entro il 2027 (di cui 2.350 entro il 2025) compensati da 3.500 giovani da assumere.

Sul fronte acquisizioni, lo sguardo rimane distaccato.

Messina ha posto l'accento sulla capacità della banca di generare sinergie significative «facendo leva sul potenziale interno, senza bisogno di acquisizioni», chiudendo anche la porta a operazioni nell'asset management per la mancanza di target idonei.

Ieri sera intanto l'agenzia Fitch ha alzato l'outlook su Intesa da stabile a positivo, confermando il rating a lungo termine a BBB'.

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