La crisi economica morde le famiglie italiane. L'ultimo dato dell'Istat sul potere d’acquisto è allarmante: tenuto conto dell’inflazione, nel 2012, rispetto al 2011, si è ridotto del 4,8%. E nel quarto trimestre del 2012 il calo è stato ancora più accentuato, pari al 5,4% su base annua. E per ovvie ragioni si riduce sensibilmente la propensione al risparmio delle famiglie: nel 2012 è pari all’8,2%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011. La spesa delle famiglie italiane per consumi finali è scesa dell’1,6% nel 2012. Nel quarto trimestre il calo è del 2,1% rispetto lo stesso periodo del 2011 e dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.
Una famiglia su quattro in difficoltà
Il crollo record del potere di acquisto ha messo in difficoltà economiche quasi una famiglia su quattro (24 per cento), ma la situazione è destinata addirittura a peggiorare per quasi la metà degli italiani (48 per cento). E' quanto emerge da una analisi Coldiretti-Swg basata sui dati diffusi dall'Istat.
Bankitalia, prestiti in calo
A febbraio, come rivela il rapporto mensile della Banca d’Italia, i prestiti bancari al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua dell’1,3%, seppur in lieve miglioramento dal -1,6% di gennaio. I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,7% sui 12 mesi (-0,6% a gennaio), quelli alle società non finanziarie sono del 2,6%( -2,8% a gennaio). Crescono le sofferenze ma anche i depositi: il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze lorde è aumentato al 18,6%, dal 17,5% di gennaio, mentre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è ulteriormente cresciuto, attestandosi al 7,8%, dal 7,7% di gennaio: quello della raccolta obbligazionaria è sceso al -0,8% (2,2% nel mese precedente).
Bce: una famiglia su sei è povera
In Italia una famiglia su sei è povera e la soglia di povertà è di circa 8.500 euro. È quanto emerge dall’indagine della Bce sui bilanci delle famiglie nell’area dell’euro. La soglia di povertà nazionale è al 16,5% contro il 13% dell’area euro mentre se si considera la soglia di povertà unica ( che tiene conto dei diversi livelli di prezzi e tratta tutte le nazioni come un unico paese) la percentuale per l’Italia sale al 20% e per l’area euro al 14,6%.
Le famiglie italiane sono tra le meno indebitate dell’Eurozona ma il tasso di risparmio, che per molti anni le ha differenziate nel confronto internazionale, è in calo: nell’Eurozona il 43,7% delle famiglie è indebitato, per l’Italia si registra invece il valore più basso, pari al25,2%.
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