Il G20 di San Pietroburgo promuove l'Italia con una "valutazione positiva" per i risultati raggiunti negli ultimi anni, in particolare grazie alle riforme varate dal governo, tra cui quella delle pensioni.
Dal canto suo, però, l’Italia si impegna a continuare nel percorso di riforme e a far sì che i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese vengano pagati tutti entro il 2014. Sul fronte lavoro, il governo italiano ha poi promesso di tagliare il cuneo fiscale e di perfezionare la riforma del lavoro, con riferimento soprattutto ai centri di collocamento. Impegni che saranno "oggetto di monitoraggio nei prossimi mesi" da parte dei venti Paesi più industrializzati, come afferma il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni.
Enrico Letta, poi, ha sottolineato come un problema comune per l'Occidente è quello della "creazione dei posti di lavoro". "Dipende dagli sforzi di tutti i governi.
C’é un rischio molto serio anche per il mio Paese: il rischio della crescita senza occupazione", ha spiegato il premier, comunque soddisfatto per il risultato finale della parte economica del vertice, il primo in cui l'Italia non era sorvegliato speciale. "Le sette priorità alla fine sono state raggiunte praticamente in toto e compensano la delusione sul tema della Siria", ha detto il presidente del Consiglio italiano, "L’Italia non è più dietro la lavagna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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