La pressione fiscale raggiungerà livelli da record nel 2012, toccando il 45%. A dirlo è uno studio realizzato dalla Cgia di Mestre, che sottolinea come, nonostante i dati diffusi dall'Istat siano confortanti, il peggio sia previsto proprio per quest'anno.
"Se nel 2011 la pressione fiscale si è attestata al 42,5%", dichiara l'Associazione di artigiani e imprese, "per il 2012 è prevista una crescita esponenziale che porterà il nostro carico fiscale a toccare il 45%". Un dato che non era mai stato raggiunto, non per lo meno nella storia italiana più recente, a quanto dice il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, che ricorda come - per trovare una percentuale simile - si debba risalire al 43,4% del 1997.
A pesare sull'aumento della pressione fiscale sono fattori differenti, che vanno dall'introduzione dell'Imu, al ritocco verso l'alto delle addizionali regionali Irpef, all'aumento delle accise sui carburanti,
per arrivare all'incremento dell'Iva e all'aumento del prelievo sui titoli di Stato. "Saremo costretti, nostro malgrado", commenta Bortolussi, "a diventare uno dei popoli più tartassati d’Europa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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