"L'Europa difenda il made in Italy tramite l'obbligo di etichettatura"

Il presidente Prandini: "Avviata una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che indichi l'origine dei prodotti alimentari"

"L'Europa difenda il made in Italy tramite l'obbligo di etichettatura"
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«Da ottant'anni anni il ruolo della Coldiretti è difendere gli agricoltori e le loro famiglie, proteggere il loro reddito, la nostra dignità. Che poi è un modo di realizzare anche l'articolo 3 della Costituzione. Siamo una grande comunità». È quanto ha affermato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini durante l'evento per festeggiare l'80simo anniversario della confederazione a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Prandini ha ribadito le priorità dell'organizzazione, a partire dalla tutela del made in Italy. «Quello che viene imposto alle imprese agricole italiane ed europee deve valere anche quando noi importiamo prodotti provenienti da altri continenti», ha sottolineato Prandini chiedendo la riforma del codice doganale Ue. Occorre, ha precisato, «un'attenzione particolare ad aspetti di carattere tecnico ma che possono fare la differenza, come ad esempio una proposta che Coldiretti sta portando avanti con tutti gli Stati membri, di arrivare alla raccolta di un milione di firme per ottenere l'obbligo dell'origine in tutti in tutti e 27 gli Stati membri: questo significa avere sicurezza, tracciabilità, informazioni corrette per i cittadini e in questo modo vince sicuramente l'agroalimentare italiano».

A questo proposito, Coldiretti ha avviato la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l'Ue a istituire l'obbligo dell'etichetta d'origine su tutti gli alimenti in commercio. Sono state già raccolte 300mila firme nei mercati e tra i cittadini con i gazebo Coldiretti.

Prandini si è dichiarato ottimista sugli orientamenti politici della nuova commissione von der Leyen apprezzando che la presidente abbaia rimarcato la necessità di «una giusta ripartizione del valore all'interno della filiera agroalimentare». Ma è altrettanto significativo, ha rilevato il presidente, «iniziare a dare garanzie per quanto riguarda lo stanziamento di carattere economico per la Politica agricola comune di cui non abbiamo ancora certezza».

In vista della legge di Bilancio, Prandini ha auspicato «grande lungimiranza» chiedendo che non ci siano «tagli rispetto alle misure degli anni precedenti» per «poter continuare ad investire in termini di tecnologia». Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha ricordato che nessun governo degli ultimi 30 anni ha «investito così tanto». Quindi, ha proseguito, «sollecitati anche dalla Coldiretti, continueremo a lavorare in questo modo per rafforzare un sistema primario che per noi italiani è fondamentale». L'efficientamento della spesa, ha spiegato, non implica il taglio di risorse necessarie e, infatti, Giorgetti «ha sempre avuto un approccio costruttivo che ha portato ai risultati che sono davanti agli occhi di tutti, molto positivi per la nostra economia».

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento ha evidenziato come la

«l'indispensabile cooperazione internazionale», nella quale Coldiretti è impegnata, la rende «veicolo di pace», stigmatizzando l'«uso spregiudicato della risorsa alimentare come arma» nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina.

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