Via libera al faggio italiano per l'edilizia in legno

Riconoscimento degli eccellenti valori di resistenza per gli usi strutturali grazie al lavoro di Assolegno e Cnr-Ibe. L'industria delle costruzioni ha un'arma in più per mitigare il fenomeno del caro materiali. Va avanti il progetto “Borsa italiana del legno”

Via libera al faggio italiano per l'edilizia in legno

Il legname di faggio italiano è a disposizione dei progettisti nel campo dell’edilizia perché ha dimostrato di avere ottimi valori di resistenza: quasi il doppio delle conifere più diffuse a livello commerciale. Importante opportunità per gli usi strutturali, riconosciuta in seguito all’attività tecnico-normativa di Assolegno e dell’Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ibe).

Del resto, anche il Comitato Europeo di Normazione ha riconosciuto al legno italiano la stessa classe di resistenza, per uso nell’edilizia, degli altri legni europei e questo si traduce in un valore maggiore per la nostra materia prima. Il legno è infatti l’elemento principe per l’edilizia sostenibile, dato che assorbe anidride carbonica anziché produrla.

“Il faggio, insieme al castagno, è probabilmente nel panorama forestale Italiano una delle specie maggiormente diffusa e copre più di 1 milione di ettari, coinvolgendo tutta la dorsale appenninica e parte della fascia prealpina - spiega Marco Vidoni, consigliere del gruppo segherie in Assolegno -. Riportare l’attenzione verso popolamenti locali vuol dire recuperare una tradizione selvicolturale, rendere più efficiente la cura del territorio e presidiare tutti quei comuni montani da un progressivo spopolamento”.

Anche il Presidente di Assolegno, Angelo Luigi Marchetti, è dello stesso avviso: “Avere una maggiore eterogeneità di specie a disposizione dell’industria italiana delle costruzioni in legno è un tassello fondamentale per mitigare il fenomeno del caro materiali”.
Diminuire solamente della metà le importazioni di legnami dall’estero - aggiunge - potrebbe dirottare circa 600 milioni di euro provenienti da risorse private verso gli stessi territori montani che a loro volta potrebbero generare ulteriori economie di scala valorizzando le imprese e l’utilizzo di legname nazionale. La caratterizzazione e l’utilizzo del legname di faggio in edilizia ha questa potenzialità”.

L’attività di Assolegno non si ferma qui: il progetto “Borsa italiana del legno”, avviato per valorizzare il matchmaking tra domanda e offerta di legname, prosegue il suo iter di sviluppo ed entra nella fase di implementazione digitale dopo l’approvazione del Regolamento tecnico da parte del cda di Borsa Merci Telematica Italiana, la

società del Sistema camerale italiano istituita dal ministro delle Politiche agricole e forestali per la regolazione, lo sviluppo e la trasparenza del mercato e per la diffusione dei prezzi e dell’informazione economica.

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