Servono linee guida condivise a livello internazionale per orientare lo sviluppo delle nuove tecnologie come l'Intelligenza artificiale. Lo ha detto Valentino Valentini (nella foto), vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, in un messaggio video inviato al convegno organizzato a Roma dall'Osservatorio digitale della Fondazione Luigi Einaudi. «La transizione digitale - ha sottolineato - è una delle grandi sfide dei nostri tempi: le nuove tecnologie digitali, l'intelligenza artificiale, il cloud computing, la blockchain, il quantum computing hanno innescato un processo di trasformazione inarrestabile dei paradigmi stessi della nostra società, del mondo in cui interagiamo, produciamo, viviamo in questa società che sta diventando ibrida e che hanno degli effetti dirompenti. È un fenomeno globale, di grandi aspettative e di grandi timori per i possibili effetti distorsivi: ChatGpt è forse l'esempio più calzante».
In questo contesto, per Valentini, «è necessario definire linee guida che ne orientino lo sviluppo, l'evoluzione ma soprattutto che siano condivise a livello internazionale». Il tema è stato al centro della recente ministeriale G7 dedicata alla transizione digitale, a cui ha partecipato il vice ministro.
«Insieme con gli altri Paesi - spiega - abbiamo visto i vantaggi e gli svantaggi di questa rivoluzione epocale, trovando dei punti di convergenza sul fatto che sicuramente occorre garantire e promuovere l'interoperatività dei nostri sistemi, un clima favorevole allo sviluppo e all'utilizzo efficace di queste nuove tecnologie in un approccio antropocentrico: l'uomo deve essere al centro e deve essere colui che ne orienta l'utilizzazione».
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