L'Inps ora "diventa" Fisco: scattano nuovi controlli

L'Inps incrocerà le sue banche dati con quelle delle Entrate per stanare gli evasori e le frodi sulle compensazioni: cosa cambia

L'Inps ora "diventa" Fisco: scattano nuovi controlli

L'Inps come l'Agenzia delle Entrate? Secondo il presidente dell'Istituto di previdenza sociale l'offensiva contro gli evasori potrebbe giocarsi su due versanti: il primo è quello delle verifiche delle Entrate, il secondo quelle portate avanti dall'Inps sulle compensazioni fiscali. Una sinergia di queste due bocche di fuoco contro l'evasione potrebbe dare vita ad una sorta di ondata di controlli a tappeto. Il tema messo sul campo dal presidente Tridico è abbastanza chiaro: evitare le frodi sulle compensazioni fiscali. E qui Tridico propone una piattaforma unica con Inail ed Entrate per stanare le compensazioni sospette. Questo tipo di operazione riguarda tutti quegli scambi tra imprenditori, contribuenti e Fisco che avvengono sul piano dei crediti. Può accadere che un imprenditori versi più contributi di quelli dovuti e la compensazione arriva con (ad esempio) uno sconto o la totale cancellazione di un pagamento di alcune imposte come ad esempio Iva, Ires o Irap. Ma in questi scambi a saldo zero il rischio è che possano sfuggire, come ha sottolineato l'Inps imposte realmente dovute e mascherate da compensazioni inesistenti. La svolta, come riporta Repubblica, potrebbe arrivare con un incrocio tra le banche dati di Inps, Inail e Fisco.

Una comunicazione in questo senso finora non c'è stata, ma adesso il piano proposto da Tridico potrebbe dare il via a questo strumento per i controlli. Secondo l'Inps le compensazioni fraudolente provocherebbero danni miliardari nelle casse dello Stato. E la fetta di imposte evase da recuperare potrebbe arrivare alla cifra record di 5-7 miliardi di euro. E queste risorse, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero trovare posto nelle coperture per la legge di Bilancio. Conte e Di Maio, dopo la proposta di Tridico, hanno già discusso di questa ipotesi.

Ma di fatto si ha la sensazione che stia per nascere un nuovo "grande fratello" fiscale che andrà ad inasprire i controlli dell'Agenzia delle Entrate mettendo nel mirino le piccole e le medie imprese che sono spesso il motore di un'economia che arranca.

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