L'Iva sugli assorbenti? M5s contro la riduzione

Scatta lo stop dei 5 Stelle sull'emendamento delle opposizioni per la riduzione dell'imposta sul valore aggiunto per gli assorbenti

L'Iva sugli assorbenti? M5s contro la riduzione

L'Iva sugli assorbenti non scenderà. E questa volta lo stop è arrivato alla Camera che ha bocciato un emendamento sottoscritto dalle opposizioni. A spiegare la bocciatura dell'emendamento è stata il presidente della Commissione Bilancio a Montecitorio, Carla Ruocco (M5s) affermando che il costo di 212 milioni per portare l'Iva dal 22 per cento al 10 e di 300 milioni per portarla dal al 5 per cento è insostenibile. Il "no" della Ruocco ha scatenato la reazione delle opposizioni. "Oggi i 5stelle hanno perso l'ennesima occasione per dimostrarsi autentici e non virtuali difensori delle pari opportunità", ha affermato la dem Enza Bruno Bossio.Di fatto Nonostante le proteste delle opposizioni, Pd, Forza Italia e Leu, la maggioranza ha tirato dritto sul no all’emendamento che mirava a introdurre l’Iva agevolata sui prodotti igienici femminili.

La risposta della grillina alle richieste delle opposizioni è stata lapidaria: "La richiesta era di rivedere l’aliquota dell’Iva sui pannolini, introducendo quella agevolata o al 10 o al 5%. Venendo incontro alle esigenze dell’Aula - ha spiegato Ruocco - abbiamo chiesto durante la sospensione un approfondimento sulle coperture che servirebbero e la Ragioneria ha quantificato in 212 milioni con l’Iva al 10 e in 300 milioni con l’Iva al 5% le coperture necessarie. L’emendamento riporta invece una copertura di soli 5 milioni quindi è evidente che non è possibile venire incontro alle richieste, ma ribadisco che in altri provvedimenti già in esame possiamo approfondire sulla base di una giusta e corretta quantificazione che ora la Ragioneria ha fornito".

Infine sul caso è intervenuto anche la dem Chiara Gribaudo: "La maggioranza vuole respingere l’abbassamento dell’Iva sugli assorbenti, la cosiddetta tampon tax, solo per poter fare i loro spot elettorali. Ma perchè aspettare la discussione del Senato, se alla Camera oggi si discute di fiscalità e aiuti alle famiglie? È questa la sede per garantire alle donne di pagare equamente un bene di prima necessità, il ciclo non è un lusso. Lega e M5s replicano l’ottusa dittatura della maggioranza che hanno sfoderato sul revenge porn e si tappano occhi e orecchie per fare finta di niente.

Parlare invece parlano e lasciano intendere che l’unica ragione del rinvio è la loro propaganda. Facciano un passo indietro e approvino il nostro emendamento, i diritti delle donne non si rinviano per fare propaganda".

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