Manovra, il calendario delle stangate

Misura per misura, ecco quando scatteranno le singole stangate contenute nella prossima manovra

Manovra, il calendario delle stangate

La manovra del governo giallorosso contiene numerosi provvedimenti che aspettano solo di entrare in vigore.

Al momento il testo sta muovendo i primi passi in Parlamento, e l'iter che porterà alla sua completa approvazione è ancora lungo e tortuoso. Non solo: per vedere i primi effetti di molte norme bisognerà attendere ulteriore tempo, dal momento che non tutte scatteranno nel gennaio 2020. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, un buon numero di esse, dalla tassa sulla plastica al taglio del cuneo, avrà una decorrenza differita. Che, in ogni caso, dovrà tener conto del prevedibile braccio di ferro tra maggioranza e opposizione in merito ai correttivi da inserire nella stessa manovra. Il Ddl di Bilancio, ad esempio, è entrato mercoledì scorso in Senato con un "bagaglio" record di 74 provvedimenti attuativi, senza i quali una buona parte di misure non potrà essere operativa a pieno regime.

Il calendario delle misure

La plastic tax dovrà essere attuata entro febbraio con un provvedimento interdirettoriale delle Agenzie Entrate-Dogane. Il citato provvedimento dovrà stabilire una serie di assunti, che vanno dalla modalità di versamento alla trasmissione telematica dei dati. Quindi, tassa sulla plastica: intorno al febbraio 2020. La sugar tax dovrà seguire un percorso simile: occorrerà un apposito decreto dell'Economia entro febbraio. Slitta invece al 30 aprile il limite massimo entro il quale il Mef dovrà fissare le regole per il rimborso premio per tutti i pagamenti cashless tramite Pos.

Capitolo Green new deal, ovvero quell'insieme di misure destinato a inseguire obiettivi verdi e in materia di contrasto all'inquinamento. Anche qui servono appositi decreti dell'Economia, attesi entro marzo. Per il credito d'imposta triennale al 10% sugli investimenti verdi delle imprese è necessario sempre un decreto, ma dello Sviluppo economico, il quale dovrà emanarlo entro febbraio.

Per quanto riguarda le altre misure, richiedono un Dpcm: i progetti di rigenerazione urbana dei comuni hanno bisogno di un Dpcm, con scadenza prevista il prossimo 30 gennaio, la costruzione di asili nido (31 gennaio), la messa in sicurezza delle strade e delle scuole delle province e città metropolitane (31 gennaio), il fondo investimenti green della Pa centrale (15 febbraio), il fondo sviluppo sostenibile (31 marzo), l'agenzia nazionale per la ricerca (29 febbraio) e la clausola investimento 34% al

sud (31 marzo). La trasparenza portale assunzioni Pa richiede un Dm Pa entro il 29 febbraio; stessa scadenza temporale anche per la app 18, che richiede però un Dm Beni culturali e la Commissione lavori gravosi (Dm salute).

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