I numeri sulla manovra usciti ieri dalla Commissione Ue sarebbero "totalmente campati per aria". Così il leghista Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio a Montecitorio, è pronto a dare battaglia.
Secondo Pierre Moscovici quelle diffuse sono invece "proiezioni su dati reali" e rivedono in forte rialzo il Deficit/Pil, che salirebbe al 2,9% il prossimo anno e al 3% nel 2020. "Mi sembrano numeri totalmente campati per aria - ha commentato Borghi nel corso di un'intervista a La Stampa-, che non possono per definizione essere reali in quanto proiezioni. Quindi stime, e come per tutte le stime, conta quello che avviene dopo".
"In passato sono stati forniti numeri totalmente avulsi dalla realtà. Il Def 2015 del Pd prevedeva per il 2018 un rapporto Debito/Pil al 127,4%. Siamo al 131,8. Parliamo di uno scostamento di quasi 80 miliardi. Direi che ci sono due pesi e due misure, altroché", ha denunciato il leghista.
Senza cambiamenti nel Documento di Bilancio, il prossimo 21 novembre l'Unione europea avvierà la procedura di infrazione per mancato rispetto della regola del debito.
"Non è uno scenario che ci preoccupa - ha spiegato Borghi -. Se la Commissione sanzionerà noi e non chi sforerà il 3% Deficit/Pil questo sarà un ottimo argomento per noi, per chiedere un cambiamento totale alle prossime elezioni europee".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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