Uno scontro familiare durato oltre vent'anni giunge finalmente a conclusione. Il magnate delle crociere italo-monegasco Manfredi Lefebvre d'Ovidio (foto, patrimonio stimato da Forbes in 2,4 miliardi di dollari) - secondo quanto desume Bloomberg da un documento pubblicato alcuni giorni fa - ha vinto in Cassazione la causa infinita intentata dal fratello Francesco. Per meglio comprendere la vicenda, però, occorre fare un passo indietro, al 1998, quando il padre giurista Antonio per evitare scontri tra i figli Manfredi, Francesco ed Elvira - col senno di poi, la mossa non è riuscita benissimo - decise di conferire ad alcuni trust il notevole patrimonio di famiglia che comprendeva il Grand Hotel Billia a Saint Vincent e la Silver Sea, la compagnia di crociere di lusso che Manfredi venderà nel 2018 agli americani di Royal Caribbean per circa 1,5 miliardi di dollari (tra cash e azioni del gruppo Usa). Ne è nato un forte dissidio, che si concluse con un lodo arbitrale che evidentemente non ha soddisfatto Francesco, il quale lo ha immediatamente impugnato.
Va anche precisato che nel 2001 un accordo transattivo sembrò riportare il sereno in famiglia: Francesco fu liquidato con immobili, terreni, centri commerciali e quote societarie per un valore complessivo di 100 milioni. Ma la questione restò in sospeso, fino a quando Francesco - che pure Manfredi ha sempre definito «un gentiluomo di grande cultura e intelligenza» - non è tornato a fare causa al fratello, accusandolo di avere violato i patti e chiedendo un maxi risarcimento da 600 milioni. Una prima sentenza del Tribunale di Bologna arriva nel 2012 - nel frattempo il padre Antonio era mancato - con Francesco che ha visto respingere dai giudici le sue contestazioni. Il verdetto del ricorso, arrivato nel 2015, ha di nuovo visto prevalere le ragioni di Manfredi. Non pago, Francesco si è rivolto alla Cassazione. La Suprema Corte, tre anni più tardi, ha cancellato la sentenza d'appello, ritenuta basata su presupposti errati.
L'anno scorso, però, è arrivato un nuovo ko in tribunale per Francesco. Fino alla scorsa settimana quando, scrive Bloomberg, la Cassazione ha definitivamente posto fine alla vicenda. Ora Francesco dovrà suo malgrado darsi pace
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