Mediaset punta sui mondiali di calcio in Russia, che trasmetterà sulle reti gratuite a partire da giugno. E intanto, annuncia possibili nuovi accordi nuovi contenuti. «La possibilità di nuove elezioni, in estate o in autunno, non favorisce gli investimenti pubblicitari», ha detto Matteo Cardani, general manager marketing Pubblitalia durante la presentazione agli analisti dei conti del trimestre chiusi un utile di 3,5 milioni rispetto ai 15,8 dello stesso periodo del 2017. «Se consideriamo i primi cinque mesi come insieme abbiamo una situazione organica non condizionata dall'evento della coppa del mondo che sarà un'addizione netta e darà una buona visibilità sui ricavi e per questa abbiamo una solida prospettiva per il secondo trimestre. Comunque l'impatto totale netto della coppa del mondo sui ricavi pubblicitari non è prevedibile». Sui diritti pay Tv della serie A, «se ci sarà un'altra asta la guarderemo. La nostra base è il piano industriale al 2020 che prevede una pay tv senza calcio», ha spiegato Simone Sole, capo dell'area Finanza e M&A del gruppo.
Nel frattempo, Fedele Confalonieri non chiude la porte ad altre intese dopo
l'ultima siglata con Tim, che varrà in termini di Ebit tra i 10 e i 15 milioni annui. «Noi siamo produttori di contenuti per cui, se c'è chi ce li chiede, gli accordi sono possibili», ha detto ieri il presidente di Mediaset.
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