Mediaset vola in Piazza Affari dopo la spinta di Jp Morgan

Pioggia di acquisti sui titoli Mfe A (+7,2%) e Mfe B (+10%). La banca alza i rating e punta anche sulla controllata Pro7

Mediaset vola in Piazza Affari dopo la spinta di Jp Morgan
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Jp Morgan fa volare le azioni Mfe A (ex Mediaset) del 7,2% a 3,54 euro (e del 10,4% a 4,75 euro la categoria Mfe B) elevandone le prospettive da neutral a overweight (sovrappesare) e non escludendo una ulteriore revisione al rialzo del rating: il merito di credito del gruppo, indicatore fondamentale in finanza.

L'entusiasmo della banca d'affari, e il rialzo della valutazione economica, coinvolge anche la controllata tedesca Prosiebensat (Pro7, di cui il gruppo Mfe detiene il 29,79%), e parte dalla constatazione che gli Usa stiano affrontando un rallentamento macroeconomico, ma che l'Europa veleggi invece verso un contesto macroeconomico più favorevole.

«In questa fase, dati empirici e quantitativi mostrano che i titoli che in genere hanno le migliori performance positive nel breve periodo sono quelli di società con associato un rischio maggiore e minor capitalizzazione e, nel settore media: questi sono i broadcasters», si legge nello studio della banca d'affari.

A mettere le ali al settore media, e a Mfe in particolare, sarebbero poi le buone prospettive sul mercato pubblicitario (solido in Italia e in ripresa in Spagna), nonché le potenziali sinergie con Pro7, di cui Mfe è primo azionista con una quota del 30 per cento.

La raccolta pubblicitaria tedesca dopo aver sofferto (la Germania è il paese che più ha subìto gli effetti della guerra in Ucraina), si sta stabilizzando, pur rimanendo più debole rispetto ad altri paesi Ue. Per il primo semestre 2024 l'ipotesi è che si assesti a un +4%, mentre per l'intero 2024 la stima è a +2,3%.

Quanto a Mfe, ha già annunciato una raccolta nel primo semestre in crescita del +6%, e Jp Morgan stima una ebitda a 143 milioni che migliorerà per fine 2024. Per il gruppo vede, inoltre, una raccolta annua a +3,2% (da +0,6%). In questo quadro, Jp Morgan individua «i quattro moschettieri» del settore media che cavalcheranno questa ripresa: Pro7, Itv, Mfe e Stroer.

Il broadcaster tedesco è nel portafoglio dei migliori in vista di possibili grosse cessioni, che potrebbero fare da catalizzatore per il titolo. La razionalizzazione del portafoglio tedesco è stata fortemente voluta dall'ad del gruppo Pier Silvio Berlusconi che, in marzo, aveva proposto che venisse predisposta la separazione dei segmenti non strategici (Dating & Video e Commerce & Ventures) dal segmento Entertainment Business di ProSiebenSat.1.

Secondo gli analisti, le attività no core (Flaconi e Verivox) potrebbero valere circa 800 milioni di euro,

più della metà di quel che vale in Borsa tutta l'emittente tedesca (1,73 miliardi). Jp Morgan non esclude, inoltre, che Mfe possa avanzare una offerta per salire nel capitale del gruppo «sbloccando significative sinergie».

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