Mediolanum guarda al futuro e inizia la sua seconda vita

Dopo 4 anni torna la convention, la prima senza Ennio Doris. Alti rendimenti e nuovi fondi per l'economia reale

Mediolanum guarda al futuro e inizia la sua seconda vita
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«Dormi tranquilla, Massimo è più bravo di me». Lina Tombolato ricorda le parole del marito Ennio Doris, nel suo intervento davanti a una platea di 5mila tra family banker e dipendenti di Banca Mediolanum al PalaAlpitour di Torino. Accolta dalla standing ovation, con i figli Sara e Massimo sotto braccio, ha parlato alla prima convention senza il fondatore. «Abbiamo di fronte a noi tante pagine bianche da scrivere», ha aggiunto, «la responsabilità che Ennio ci ha lasciato me la sento addosso come una corazza».

Il palazzetto pieno, le trombette da stadio, l'orchestra, la musica, i braccialetti luminosi. «Noi, nati per essere grandi» è il titolo dell'appuntamento che mancava da 4 anni. Ennio non c'è, ma è un po' come ci fosse ancora. «Lui è presente in ognuno di voi», ha detto un emozionato Massimo Doris, ad di Banca Mediolanum. «Sarà presente in ogni altra forma e in quella», ha proseguito indicando una stella appesa sul palco.

Di continuità parla anche il nuovo spot di Mediolanum, «Non perdere il filo». La nostalgia c'è, ma si guarda anche al futuro. E la banca ha adeguato l'offerta a un periodo di inflazione e tassi d'interesse elevati. C'è Double Chance, che permette di entrare sui mercati con investimenti graduali: chi punta 25mila euro in azionario ottiene il 5% lordo sulle somme non ancora investite, mentre chi stanzia almeno 15mila euro nell'obbligazionario ottiene il 4%. Doppio Valore, invece, offre a chi impegna almeno 25mila euro in prodotti di risparmio gestito di ottenere sui nuovi depositi a tempo della durata di 6 mesi, con importo minimo di 5mila euro, di avere una remunerazione del 5% annuo lordo (entrambe le offerte sono valide dal 19 maggio al 30 settembre). E poi tre nuovi fondi da Mediolanum International Funds: «Future sustainable nutrition», strategia che investe in alimentazione sostenibile; «India Opportunities» per puntare sulla crescita economica di Nuova Delhi e un nuovo comparto azionario globale.

La banca continua a spingere anche sull'economia reale con il lancio di un nuovo Piano individuale di risparmio (Pir) alternativo, chiamato «Private Markets Italia II» che guarda alle Pmi italiane. E poi il digitale: qui la novità è «Selfy Pay Time», un servizio che permette di rateizzare uno o più movimenti sul conto corrente fino a un massimo di 2.500 euro. I correntisti, dall'11 luglio, potranno inoltre prelevare e versare sulla rete di Mooney.

Arriva infine una nuova carta di debito su circuito Mastercard per fare acquisti in Italia, all'estero e online.

Sull'onda dei ricordi il capo della rete di consulenti, Stefano Volpato, ha ricordato un intervento di Doris a una convention del 2008 in cui, agli esordi della grande crisi, gridava ai family banker: «Io non ho paura». Tempi di timori e incertezze come oggi. Ora c'è il figlio Massimo, accompagnato al suo arrivo da un brano musicale del film d'animazione il Re Leone, a sottolineare il passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo leone. Un passo simbolico, perché lui è ad dal 2008 e il gruppo è cresciuto: oltre 178 milioni di utili nel primo trimestre, 108,7 miliardi di masse gestite e amministrate, una rete di 4.381 family banker in Italia (oltre 6mila con la Spagna). La sorella Sara lo definisce «un amministratore delegato pazzesco». E proprio a lei, presidente di Fondazione Mediolanum, è intervenuta dicendo di essere convinta che «mio padre se ne è andato perché c'era bisogno di lui, ed era certo che il testimone che ha lasciato a ognuno di noi sarebbe stato portato avanti».

Due family banker di lungo corso, uscendo

dalla convention, dicono: «Massimo è un ottimo manager».

I consulenti danno ragione alla mamma Lina: «Massimo è più bravo di Ennio», anche se il fondatore è ritenuto «insostituibile» perché «ti conquistava con le emozioni».

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