L'Antitrust mette nel mirino Meta dopo l'abbandono delle trattative con la Siae per l'utilizzo della musica sui social. L'Authority guidata dal presidente Roberto Rustichelli ha aperto un'istruttoria nei confronti della società di Mark Zuckerberg per accertare, in sostanza, che non abbia approfittato del potere della sua forza contrattuale nella trattativa con la società che tutela i diritti d'autore degli artisti. Il procedimento aperto, corredato anche da un procedimento cautelare, riguarda infatti il «presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali».
Secondo il Garante la società di Menlo Park potrebbe aver «indebitamente» interrotto le trattative per la stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali abusando della dipendenza economica di Siae. Ora Meta ha otto giorni per presentare la sua memoria difensiva: la chiave che ha chiamato in causa l'Antitrust è l'ipotesi che Meta abbia proposto a Siae un'offerta prendere o lasciare, senza fornire i dati per capire se la somma sul piatto fosse congrua.
Se la situazione dovesse precipitare senza alcun accordo tra le parti, e fosse accertato l'abuso di dipendenza economica, allora il big americao rischierebbe una multa fino a un massimo del 10% del fatturato globale (circa 11 miliardi di euro). L'idea però sarebbe di venire a patti: «Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell'Autorità», ha dichiarato Meta che tramite un suo portavoce assicura che da parte sua «tutelare i diritti d'autore di compositori e artisti è una priorità assoluta». Per questo, aggiunge Meta, «rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti». Ma è soprattutto la Siae che già canta vittoria: «Siamo pienamente soddisfatti perché l'Autorità ha condiviso le nostre posizioni e ha valutato quale indebita l'interruzione della trattativa da parte di Meta» esulta il presidente della società, Salvatore Nastasi. L'intervento del Garante della concorrenza gli consente infatti di tornare a sedersi al tavolo della trattativa e «confrontarci ad armi pari».
Oggi, infatti, è stato convocato un tavolo al ministero della Cultura dalla sottosegretaria Lucia Borgonzoni per far riaprire la trattativa tra Meta e Siae cercando una soluzione pacifica.
Quest'ultima, però, ora può contare sull'intervento di ben due autority, visto che anche l'Agcom, il garante delle comunicazioni, ha aperto un dossier sui fatti, e dell'interessamento del Parlamento che nei giorni scorso ha convocato le parti in causa per fare luce sulla vicenda.
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