Moncler scalda la Borsa e il lusso rialza la testa

Titolo +5%. Ruffini: "Burberry non mi interessa"

Moncler scalda la Borsa e il lusso rialza la testa
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Alle soglie dell'inverno, nel periodo dell'anno più importante per le sue vendite, Moncler si scalda a Piazza Affari. Il titolo dell'azienda guidata da Remo Ruffini ha guadagnato ieri il 4,96%, in attesa di nuove misure di stimolo economico in Cina (-18,4% la performance degli ultimi sei mesi). A mettere il piumino alle quotazioni è stata anche la spinta data dai report favorevoli di Goldman Sachs e di Bernstein.

In particolare, la banca d'affari americana ha promosso Moncler da «neutral» a «buy» (la stessa valutazione è stata espressa su Prada) e ha alzato il target di prezzo del 23%, portandolo a 58,7 euro. Ancora più ottimista Bernstein, che, confermando la raccomandazione di «outperform», ha stimato un prezzo obiettivo per le azioni a 60 euro. Per l'azienda italiana si prospetta ora un rimbalzo favorevole destinato probabilmente a durare, dopo che la crisi cinese aveva mandato in affanno l'intero settore del lusso. Oggi, secondo Goldman Sachs, Moncler ha infatti un rapporto prezzo-utili tra i più «attraenti» del comparto moda e il momento è considerato propizio per un ingresso sul titolo da parte degli investitori. Ad anticipare queste stime era stata, nei giorni scorsi, la notizia dell'acquisto di azioni da parte di Remo Ruffini per oltre 30 milioni attraverso la holding Double R. Analogamente, Moncler aveva preso il volo quando, a fine settembre, Lvmh, il big del lusso fondato da Bernard Arnault, era entrato tra i soci della sua holding.

Adesso, all'avvio della stagione più propizia per gli acquisti, il marchio italiano torna a spingere: è di ieri l'annunciata apertura di un nuovo negozio monomarca nella prestigiosa New Bond Street di Londra, una delle vie dello shopping di lusso più rinomate al mondo. Per l'occasione lo stesso Ruffini ha rilasciato un'intervista nella quale ha smentito le indiscrezioni circa il suo interesse ad acquisire Burberry. L'amministratore delegato di Moncler ha quindi spiegato di non avere l'intenzione di trasformare il gruppo da lui guidato in una sorta di Lvmh o di Kering.

Quanto allo storico sodalizio con il gigante guidato da Arnault, l'imprenditore italiano ha dichiarato: «Non c'è alcun grande piano o strategia in atto, oltre a lavorare per aumentare la partecipazione di Double R in Moncler». Intanto, non solo quest'ultima ha chiuso la settimana borsistica in positivo.

Segnali incoraggianti sono arrivati infatti anche per altri grandi marchi italiani del lusso, tornati a brillare. Tra i guadagni maggiori di seduta, quelli di Salvatore Ferragamo, che è salto del 3,8%) e di Brunello Cucinelli (+1,1%).

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