Prima metà dell'anno solida per il gruppo Mondadori che è in anticipo sulla tabella di marcia sugli obiettivi 2024. Il gruppo editoriale di Segrate presieduto da Marina Berlusconi (foto) ha visto i ricavi consolidati raggiungere 387,2 milioni, in aumento del 6,8% sul 2023. La crescita organica risulta del 3,8% escludendo il contributo derivante dal consolidamento delle società Star shop e Chelsea Green Publishing. In progresso anche la redditività con il margine operativo (ebitda) a 42,4 milioni, rispetto a 40,3 milioni del primo semestre 2023 che aveva beneficiato della plusvalenza (2,9 milioni) legata alla cessione dei brand Grazia e Icon. L'ebitda adjusted del semestre è di 40,9 milioni (+7%) grazie prevalentemente alle aree libri trade, retail e media; l'ebit invece flette leggermente a 12,7 milioni (-1,2 milioni) complici maggiori ammortamenti per circa 3 milioni.
Il primo semestre della media company di Segrate si chiude con un utile netto adjusted di 9 milioni, in crescita del 6% rispetto al primo semestre 2023. La generazione di cassa è stata pari a circa 67 milioni.
Alla luce dei riscontri della prima metà dell'anno, il gruppo ribadisce le previsioni per l'intero 2024 di crescita «low single-digit» dei ricavi e «mid single-digit» per l'ebitda adjusted, con una marginalità prevista intorno al 17% sotto la spinta di mirate politiche di pricing e all'ulteriore riduzione dei costi di carta e stampa. Il ceo Antonio Porro ha precisato che alla voce ricavi il gruppo «è in anticipo rispetto alla guidance, che adesso appare meno sfidante, mentre come ebitda e utile netto siamo perfettamente allineati». Dopo l'annuncio di settimana scorsa dell'acquisto del controllo della società di Benedetta Rossi, la più nota creator italiana nel food & cooking, Mondadori continua a guardarsi intorno per eventuali opportunità di acquisizioni sia nei libri che nel digitale. «Le opportunità ci sono - ha spiegato il ceo - e a breve faremo un ennesimo deal nel digital». Anche nei libri il gruppo sta esplorando diverse possibili opzioni, senza però essere in fase avanzata su nessun dossier. Nell'eventualità che non dovrebbero concretizzarsi scenari di M&A, Porro non esclude l'opzione rappresentata dal lancio di un buyback, anche se non nel brevissimo.
Ieri a Piazza Affari il titolo Mondadori ha tirato il fiato (-1,3%) dopo il rally degli ultimi mesi (+23% da inizio anno) che ha spinto la capitalizzazione complessiva fino a 690 milioni, pari ai massimi degli ultimi tredici anni.
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